giovedì 11 luglio 2013

Nessuno possiede nessuno- Massimo Gramellini

 

Avevo in mente tutt'altro post, oggi.
Ma lavoro presso l'ufficio comunicazione del mio Comune e, ogni mattina è d'obbligo la lettura della rassegna stampa e di molti quotidiani.
Oggi è un brutto giorno, oggi un brutto tempo, oggi siamo uomini piccoli.
Oggi come ieri e temo come domani.
Che ci sta succedendo?
 
"Caro bambino di Palermo, non mi faccio illusioni: le immagini che il tuo subconscio ha registrato nelle quattro ore in cui sei rimasto in casa da solo con il corpo assassinato di tua madre resteranno impresse nelle tue viscere come un tatuaggio immateriale. Saranno la carrozzella emotiva su cui siederai per tutta la vita. Ma nonostante questo, puoi farcela. Spero che, quando ti riveleranno la verità, avrai già abbastanza esperienza di mondo per accettarla, ma anche sufficiente ingenuità per non permetterle di peggiorarti. Il regista che ha in mano tutti i nostri copioni ti ha affidato un ruolo delicatissimo: tu, orfano precoce della vittima di uno stalker, puoi diventare la tomba del maschio o la sua riscossa. Dipenderà da come saprai accogliere un messaggio semplice e rivoluzionario: nessuno possiede nessuno.

L’amore ti dà diritto di amare, non quello di vantare diritti sulla persona amata. Anche a te, come a tutti, capiterà di essere respinto, abbandonato, tradito. Anche tu ti troverai a camminare in qualche oscura notte dell’anima, quando la perdita dell’amore toglie il sonno, il senno e il senso di ogni prospettiva, trasformando la passione in ossessione. Lì si vedrà chi sei veramente. Potrai rifiutare la sconfitta e tormentare colei che ti respinge, e allora ti sarai rivelato un debole e, nei casi estremi, un farabutto. Oppure potrai farti forza e sublimare il tuo sentimento in rispetto, lasciandola andare in pace. Per un po’ starai peggio, ma appena riemergerai dalla sofferenza sarai diventato la persona di cui abbiamo bisogno. Un uomo vero".

9 commenti:

  1. L'ho letto anch'io stamattina. Ciò che sgomenta maggiormente sono alcuni commenti che ho letto sul sito de La Stampa: pare che il pensiero che le donne siano infingarde, bugiarde e ingannatrici sia diffuso e usato quasi come "giustificazione" per fatti come questi. Ho i brividi!

    RispondiElimina
  2. Cavoli. Che violenza quelle prime righe. Pero' condivido il concetto.
    Poi come dicevamo ieri su fb con Vale VK, sarebbe pure ora che i giudici si decidessero ad intervenire per tempo, visto che a quella poverina sei denunce non erano bastate per arginare l'assassino. "I servizi sociali STAVANO PER occuparsi di lei". E giustamente ha detto sua madre, il criminale e' lui e lei deve essere allontanata in struttura protetta? Hai voglia a parlare di femminicidio. Queste sono morti annunciate.

    RispondiElimina
  3. Non ho ancora avuto modo di leggere i giornali e non so cosa sia successo di preciso ma dalle tue parole e dai commenti ho capito. E non potevo usare parole più delicate e toccanti per rifletterci su.

    RispondiElimina
  4. Quella poveretta aveva fatto ben SEI denunce!! Ma dov'è la Giustizia??? Sono complici di aver spezzato una vita e forse (ma mi auguro di no) di averne rovinata un'altra e non è l'unico caso... ricordo il piccolo Jason ucciso dal patrigno, dopo che a quest'ultimo e alla madre erano stati tolti gli altri 2 figli, troppo tardi, poiché vittime di percosse e maltrattamenti ed anche qui i servizi sociali e la "Giustizia" si sono mossi tardi... VERGOGNA!

    RispondiElimina
  5. Ci troviamo sempre più alla deriva.
    Non c'è giustizia, non c'è nessuna sicurezza nelle città nonostante la presenza forzata dei militari, che anziché fare il proprio lavoro preferiscono passeggiare insieme a ragazze avvenenti. Non c'è rispetto, non c'è serenità. Non esiste più nulla, solo dolore e violenza.
    Fuori e dentro casa.

    RispondiElimina
  6. L'anno scorso si parlava di fine del mondo, predetta da un popolo estinto e causata da un evento sovrannaturale e non si sa cos'altro. Poi è arrivato il giorno dopo e tutti abbiamo tirato un sospiro di sollievo, nessuno ci credeva ma ne avevamo comunque tutti paura. Tranquilli e sollevati siamo andati incontro alle feste di Natale. Ed invece no,la fine del mondo ci appartiene ancor oggi, ancor di più quando certe tragedie diventano reali e quotidiane, quando il rispetto dell'uomo diventa un concetto sconosciuto e tutto è lecito, follia ed errori compresi.
    L'indifferenza ha ucciso la pietà e nessuno si cura più di nessuno e quel che è peggio si ignorano le grida di aiuto e nei pochi casi in cui si interviene non lo si fa come è doveroso.
    La nostra giustizia poi dovrebbe cambiar nome, la cultura dell'impunità è oramai diffusa e mentre si sente di una sentenza che condanna a tre mesi di carcere un'evasione di € 25, sei denunce da parte di chi è terrorizzato, e per validi motivi, vengono ignorate. Ecco questa per me, e purtroppo, è la fine del mondo.

    RispondiElimina
  7. Amica mia, la vita riserva sorprese a volte davvero ingestibili...

    RispondiElimina
  8. Questa terribile notizia mi era sfuggita ma sembra che ormai nel nostro paese non si faccia altro che uccidere donne.....

    RispondiElimina
  9. E' molto bello questo post, anche se non avrei mai voluto leggerlo :-( Sono molto vere le cose che hai scritto e le condivido tutte. ho avuto infanzia e adolescenza tormentate, xchè dopo la separazione dei miei, ho subito anche quella di mia mamma e del suo nuovo compagno... ma tutta quella sofferenza mi ha dato solo una grande voglia di riscatto e di famiglia...quella vera! Certo, non siamo il mulino bianco, abbiamo i nostri scleri e scazzi quotidiani....ma c'è tanto amore di fondo! E con questo non voglio paragonarmi alla tragedia in questione, ma in come si approccia la vita c'è un parallelo!
    Il mio augurio quindi è che quella povera anima, possa trovare dentro il ricordo di quel corpo, grinta per vivere una vita felice...prima o poi...

    RispondiElimina