Mio figlio è un pezzetto di me, mio marito è
un pezzetto di me, mia madre e mio fratello sono pezzetti di me, come il mio
cane. I miei libri sono pezzetti di me, i racconti che scrivo e le cose che
penso. I miei pezzetti non sempre s’incastrano. Anzi. A volte non trovano il
verso, altre non si allineano tra loro. A volte si perdono. Ma quando li
ritrovo, ognuno con il proprio senso, allora le parti convesse sposano le
concave e sembra che il puzzle si ricomponga.
Ci sono però pezzetti che mancano
all’appello, persi lungo il cammino. Mio padre è un pezzetto che manca, alcuni
amici, alcuni sogni sono altre assenze. Ma i pezzetti che mancano non hanno
meno senso di quelli che combaciano. Forse nell’immagine di questo puzzle sono
le nuvole che passano dentro a un cielo che resta.
ciao, che bello leggerti. anche a me manca qualche pezzetto, ma ho imparato che non tutti i pezzetti sono indispensabili. certo il puzzle può non essere completo, ma se si vede una figura, un qualcosa e capisci cos'è, allora sei a posto: hai i pezzetti giusti! :-)
RispondiEliminaA volte vedo altre no. A volte mi sembra di afferrare il senso delle cose poi di perderlo improvvisamente. Non so se ti capita anche a te. Se ti senti tante cose in una stessa persona ma nello stesso tempo avverti il vuoto del mondo al centro dello stomaco. Forse non mi mancano solo i pezzettini, forse mi manca anche qualche venerdì. Ma trovarti qui rende tutto più lieto.
EliminaTi aspetto ancora.
Quanto a me ti verrò presto a trovare.
Rafafella
ciao.grazie per la visita. no che non ti perdo! anzi!!!
RispondiEliminaa volte io vedo, altre credo d vedere, altre non vedo proprio, altre penso di non vedere. mi sento tante cose in una stessa persona e nello stesso tempo vuoto. mi scoppia il cuore di emozione e nello stesso tempo sento il vuoto. capita.
se ti manca qualche venerdì, allora siamo in due.
ma è bello così.
teniamoci d'occhio ;-)
Ciao Raffaella, grazie per il tuo passaggio, e per il segno che mi hai lasciato di esso.
RispondiEliminaLe tue parole sono cariche di una forte partecipazione, sono vive, vibrano, riescono a comunicare tanto. Le tue immagini poetiche sono tutt'altro che artifici retorici, le sento molto concrete, molto espressive, anche molto mie. Leggo nelle tue parole il mio stesso modo di portarmi ancora dentro il ricordo di chi non c'è più, della guida più grande, della persona più amata forse in assoluto, prima della nascita di mia figlia. Crescere è anche questo, accettare di perdere, riuscire a tenere con sè qualcosa di chi ci ha lasciato, e farne ricchezza per chi verrà.
Mi spiace che Pisa ti evochi brutti ricordi. Io ho imparato ad amarla costruendoci dentro una mia vita, e una mia nuova identità, in un certo senso. I luoghi che abitiamo diventano col tempo anche nostri.
Ma non posso che darti ragione circa il reparto di ortopedia a Pisa: gode di pessima fama, e anche io non ho avuto una bella esperienza in proposito. Grazie per le tue belle parole, e a presto, spero!
Ciao Suster che belle parole, mi hai emozionata.sono contenta di aver trovato in te una persona cara e spero vicina. Quanto hai ragione sulle perdite!Il ricordo del reparto di oropedia mi ha forgiato tirando su una schiena rimasta storta insieme ad insicurezze varie. Ma questa è un'altra storia. Te la racconterò con il tempo se mi vorrai ascoltare. Io lo farò sicuramente.
RispondiEliminaGrazie del tuo passaggio.
Ti aspetto ancora.
Raffaella
Raffaella, grazie del pensiero delicato che mi hai lasciato. Mi farà molto piacere se vorrai seguire il mio viaggio.
RispondiEliminaChe tenerezza che li chiami pezzettini
Quando ero giù mia madre mi diceva:
Non ti vedo tutta, ti manca un pezzo...
:*
Tenendo le cose assieme
RispondiEliminada "Sleeping with one eye open"
In un campo
io sono l'assenza
di campo.
Questo è
sempre opportuno.
Dovunque sono
io sono ciò che manca.
Quando cammino
divido l'aria
e sempre
l'aria si fa avanti
per riempire gli spazi
che il mio corpo occupava.
Tutti abbiamo delle ragioni
per muoverci
io mi muovo
per tenere assieme le cose.
Mark Strand
Il mio amato Mark Strand...così presente nel mio blog Measachair...
(questa poesia era presente sul mio vecchio blog)
grazie per il tuo commento al post di Gomme...
Cara Raffaella, buon pomeriggio.
RispondiEliminaAnch'io come tante altre donne vivo nell'attesa..di un dono dal cielo. Ho iniziato il percorso di PMA a ottobre del 2012. Ho fatto un tentativo di iui ma è andata male, poi a febbraio 2013 dovevo fare la FIVET.Purtroppo ho fatto solo il pick up perchè nel frattempo le cure ormonali mi hanno provocato l'inspessimento dell'endometrio e mi sono dovuta fermare....
Le mie emozioni, i miei sentimenti e le mie paure, quelle non si sono fermate... Questi mesi non sono stati facili, ma poi la luce, la forza e il coraggio sono arrivati da tutte le persone che mi vogliono bene ed in particolar modo dalle mie fantastiche nipotine gemelle. A metà settembre (se non ci sono altri imprevisti) faccio il transfer perchè mi hanno congelato due embrioni.. E chissà se avverrà il miracolo della VITA. Grazie per avermi ascolatato, buona serata