Io parlo.
Parlo sempre, parlo
troppo, parlo pure quando non dovrei.
Parlo peggio di
quanto scriva, parlo pure nei momenti in cui, forse, dovrei tacere, o meglio
sussurrare.
Non parlo a
vanvera, no, quasi mai. Ma, chiacchiero.
Dico quello che
penso, difficile trattenermi. Se lo penso, lo dico.
E rompo.
Nel senso che rompo
cose. Se una cosa si può rompere, a me si rompe.
Ho rotto sifoni dei
lavandini, mangianastri, stereo, giradischi. Innumerevoli piatti, bicchieri,
vestiti, cose.
“Mamma, tu combini
sempre guai !”
“Non è vero. Chi te
lo ha detto?”
“Papà”
“Ma non si dice,
non è bello. E quando te lo avrebbe detto (… ora rimani orfano)?”
“Non lo ha detto a
me. Lo ha detto a te quando, hai rotto la tazzina.
Ma non ti
preoccupare, le cose si rompono. Ci penso io”.
Grazie. Le parole non ti contengono.
A parte che a me dicono la stessa cosa, però pochi giorni fa raccontavo a Leo che quando ero piccola e non mangiavo, me ne andavo a letto senza cena. Lui ci ha riflettuto un po' poi ha esclamato...e' andata bene che non c'ero io altrimenti per i nonni erano guai....quanto ci amano!!!
RispondiEliminaDolcissimo!!!
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