Quando il bimbo non
arriva, è difficile gestire la tristezza. La rabbia, la frustrazione, di
solito, prendono il sopravvento sulla quotidianità. Tante volte ho parlato,
anche qui, dello stress emotivo, del vuoto, del bisogno di comprendere, accettare,
accettarsi e preparasi a un lungo cammino. Fatto di dossi, di buche, di salite
e a volte, lente discese. Imparare a gestire la distanza che si crea dal
proprio partner, la solitudine, le crepe inevitabili che si formano sui muri di
pianto, di silenzio, di dolore, è difficile. Quel dolore che si ferma al centro
dello sterno, come un’ernia iatale gigante che ostacola ogni flusso di gioia e
arresta il respiro, è un nemico crudele
E’ difficile
cercare con coraggio il proprio pezzo di gioia, bisogna sudare di brutto.
Alla faccia di chi
pensa che la pma sia la panacea di tutti i mali. La pma è un salto nel vuoto
senza reti di protezione e quando cadi, se cadi, ti fai davvero male. Ed anche
quando la ferita si rimargina e non sanguina più, resta la cicatrice a
ricordarti la tua battaglia sul campo.
Ma, fortunatamente,
anche su campi minati, ricrescono i fiori. Ricordiamocelo.
Relazione Feconda, associazione senza scopo di
lucro, offre, tramite counceling, a chi cerca un figlio, uno spazio di
sostegno. Questa associazione organizza percorsi di coppia e per singoli che
vivono il desiderio di un figlio e insieme l’alternarsi di speranza, delusione,
attesa. Gli incontri, tramite l’auto sostegno insegnano a gestire le emozioni
cercando di preservare la vita quotidiana e quella di coppia. Accettare di
vivere meglio l’esperienza di un bimbo che non arrivare può davvero essere
utile. Gli incontri prevedono una parte informativa e una discussione di gruppo
agevolata da una councelor e da una mediatrice familiare, professionista
esperta secondo la L.4/13 di infertilità e dinamiche di coppia.
Parlare con
un counselor esperto aiuta a superare la frustrazione, lo stress delle cure
mediche, la difficoltà delle scelte. Aiuta ad ascoltarsi per capire cosa è
meglio per sé e per la coppia in un momento di perdita. Ci si rasserena e ci si
ricentra sulla propria vita, lo stress e l’ansia si riducono, il rapporto di
coppia ne beneficia.
Durante i trattamenti di riproduzione assistita, poi, il counseling può essere di sostegno
nell’affrontare il percorso più serenamente e con aspettative realistiche, nel
gestire efficacemente le emozioni e i momenti faticosi, nel focalizzarsi sulle
proprie risorse e su quelle di coppia; se il tentativo di fecondazione
assistita non riesce, fornisce degli strumenti per superare la nuova delusione,
decidere i passi successivi, capire quando dire ‘basta’, ricominciare da sé e
dalla propria vita.
Presso il Centro Genera di Roma, il prossimo 3
dicembre inizierà, il prossimo ciclo di incontri.
Ve lo consiglio.
Mi sembra una bellissima iniziativa, è la prima volta che sento di un'associazione che vuole sostenere chi è alle prese con l'infertilità!
RispondiEliminaEcco, questa è una di quelle cose che apprezzo davvero. Grazie per avercene parlato cara :)
RispondiEliminaMeraviglioso...se ci fosse stato durante il mio lungo e intenso viaggio sarebbe stato sicuramente un valido aiuto...
RispondiEliminaHo finito di leggere il suo libro adesso...io e marito stiamo incominciando ora un percorso per una Fivet...lui non vuole parlarne con nessuno,non so se si vergogna o se ha paura dell eventuale pressione psicologica a cui potremmo essere sottoposti...so solo che io ci penso molto.non possiamo permetterci molti tentativi, uno per noi e già molto visto l impegno economico che richiede e ho tanta paura...paura del fallimento e di rassegnarmi a non poter aver un figlio.in questo momento sono molto triste
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