Il
suo naso all’insù mi ricorda la scala per arrivare alla luna. La sequenza di
una linea curva che porta al sogno. Come se dall’altezza del suo naso,
accessibile a pochi, si potesse godere di una vista, diversa. Più ampia, intrisa
di cose belle, fradicia d’amore. E mi diverte passarci sopra il dito e poi
tuffarlo fiducioso ad angelo. Con le braccia aperte ad accogliere.
Il suo
profilo, è una delle cose migliori che ho fatto.
Ciao, che bello il tuo post, che bello Il tuo blog! Ti ho scoperta stasera. Ho iniziato il percorso della pma da poco. Che fatica!
RispondiEliminaResisti, cara, resisti!
Eliminala poesia sta in poche parole che fanno però vedere bene com'è.
RispondiEliminaLa poesia sta nelle cose belle. A volte sono i nostri occhi, stanchi, a non scorgerla. I miei, sono spesso tanto stanchi.
EliminaIl naso all'insù dei bambini. Proprio del tuo, bambino: anche io sono ancora stupita di aver potuto tanto....
RispondiEliminaUn abbraccio
Si, sono miracoli. E ancora non mi abituo a tata grazia. Un caro saluto...
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