Sono giorni in cui la notte, fuori, allunga la mano
ed espande il buio.
Si allarga fino a ricoprire oggetti e pensieri. E mi
si appiccica addosso come una coperta corta. Come da un po’ non succedeva. Mi
sento sbagliata, nel posto sbagliato, in ritardo, confusa.
Contromano in una strada ad unica corsia.
Sono giorni in cui dovrei dare il meglio, perché
sono i giorni dell’inizio, della ripresa, del ricominciamo. Il colore nitido del cielo di settembre,
contrasta, invece, con quello dell’amore che posso. E sento un amore enorme, ma
irrisolto, forse anche un po’ perso in mezzo ad una routine che mi va stretta.
Per mio figlio dovrei essere, migliore, migliore per le persone che amo,
migliore per quelle che vorrebbero, ma non possono, migliore della forma
sbiadita che credo riflettere. Il bello è che, non c’è un perché. Forse, solo
il caos di fuori che allunga la mano a scuoterci le coscienze. Immagini di
bimbi riversi a pancia in giù, fiumi di gente che l’acqua non riesce a cullare,
addii strazianti, la notte che, certe notti si fa inchiostro. Si fa madre Madonna
anche la consapevolezza di non poter sempre guardare le spalle del figlio, del
padre, del fratello e la croce diventa più pesante del peso che le spalle
possono sopportare. E tutto l’amore che posso non riesce a rendere lieve il
grido che sento, arriverà. L’amore che posso è niente, sebbene ti circondi come
un tutto. Fatico a ridimensionarlo, fatico a renderlo, migliore.
Bellissima... è sempre un'emozione leggerti.
RispondiEliminaCarissima Raffaella, tutte noi vorremmo essere migliori. Ci sembra sempre di sbagliare o di non fare abbastanza. Eppure facciamo, eppure proviamo. Che non sia già questo essere una buona madre?!!
RispondiEliminaTi abbraccio con affetto.
L'amore che puoi forse non è solo il tuo ma anche quello di tutti quelli come te che sperimentano una specie di spinta interiore verso "l'altro" vicino e lontano e si sentono sempre in difetto come se non facessero abbastanza. L'amore non mette al riparo dalla notte, non salva all'ultimo istante un innocente come un eroe di una striscia pulp e non ci mette in salvo dai dolori della vita. Ma è una luce nel buio, una brezza gentile ,una pietra di paragone che fa sempre la differenza e che insieme ad altre puo costruire un mondo migliore. In un mondo tutto teso al "quanto" si ha spesso la sensazione di essere distonici e soli a cercare invece il "come" o addirittura il "perché" ma non è così; l'amore che ognuno di noi può è tutto solo che a volte è difficile gestirlo e ci sembra niente. Grazie per il tuo post in po' di filosofia e di introspezione stamane era quello che mi ci voleva per iniziare la giornata e ricordare che prima di ogni ruolo di cui mi veste la vita il mio primo dovere è quello di applicarmi nell'amore che posso.
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