Un articolo dell’Huffington Post che parla di un
semplice gesto d’amore, ha riaperto vecchie ferite. Un padre biologico ferma il
matrimonio per chiedere al patrigno di accompagnare la figlia all'altare. Protagonisti:
Todd Bachman, padre biologico della sposa e Todd Cendrosky, patrigno della
ragazza e compagno attuale della madre di lei.
Così al momento di accompagnare la sposa all'altare-
quel momento così intimo e profondo del rapporto di un padre ed una figlia che,
sancisce il passaggio di un testimone, l’avvicendamento di ruoli e l’atto
supremo di amore di un genitore nei confronti della propria figlia- il padre
biologico si è voltato, è andato incontro a Todd Cendrosky, l'ha preso per mano
e l'ha voluto al fianco suo e della figlia, riconoscendogli la funzione di
padre, in seconda. Al di là del gesto che riconosce al padre una grande
sensibilità e soprattutto la capacità di sapersi mettere da parte, fare un
passo indietro e ammettere l’importanza di una persona che avrebbe potuto
essere un suo antagonista, questo è un gesto bello che fa ricredere sulla bontà
del genere umano e che mi ha molto colpita. Perché mio padre non c’era ad
accompagnarmi il giorno del mio matrimonio. A dire il vero non c’era neanche il
giorno del diploma, né quello della laurea, né alla nascita di mio figlio, ma,
non so perché, la sua assenza mi è sembrata enorme proprio all’altare, che poi
non era neanche un altare dal momento che mi sono sposata con rito civile. E
leggendo sta cosa mi sono ritrovata a singhiozzare come una bambina a cui le si
è spaccato il cerchietto di Hello Kitty. Alcune assenze sono più forti quando
vedi gente intorno a te inzuppata di un dolore che tu, con il tempo e la fatica
hai asciugato con ogni tipo di straccio. Gli stracci sono ancora lì,
appallottolati in qualche dove pronti a sbucare fuori, bagnati come un tempo, in
una giornata di pioggia, davanti ad un altare lontano.
Però, la sposa era bellissima.
Anch'io sono rimasto colpito dalla notizia, pur senza avere ricordi amari come i tuoi.
RispondiEliminaSono in una fase della vita nella quale mi rendo conto di aver fatto del male, e che questo male cancella tutto il bene che ho fatto, perché per il secondo non verrò mai ricordato, ma tutti si ricorderanno ciò che ho fatto di sbagliato.
Per questo ammiro il padre biologico che invita il padre affettivo: è la dimostrazione che forse il bene può far apparire il male meno grave
Della serie "Fai del bene e scordatene, fai del male e pensaci"...in realtà, credo che tutti più o meno involontariamente abbiamo fatto del male. Ma anche molto bene. Sta nella natura umana. Rendersene conto è già un grande traguardo, a mio avviso.
EliminaAccidenti!! Hai fatto venire gli occhi lucidi pure a una vecchia canaglia come me. Il dolore è dolore , la mancanza è mancanza cambia, si modifica ma rimane sempre in un angoletto della nostra anima, a volte è una tempesta a volte è un vento gentile e consolatorio ma è li. Chapeau a quel gran signore che ha fatto un passo indietro in un momento cosi importante per la figlia esistono ancora anime belle.
RispondiEliminaSicuramente anche tu eri una sposa bellissima e i cerchietti di Hello Kitty li vende il cinese dietro l'angolo......
Si, davvero chapeau a lui. Quanto a me, non ero bellissima, ma buffa, con un vestito cambogiano, enorme!
EliminaQuella notizia ha commosso molto anche me, sebbene io non abbia quel tipo di fardelli e mancanze. Mi piace l'idea che le persone possono cambiare, possono trovare una nuova forza e la volontà di regalare emozioni buone anche dopo tanto dolore. Il fatto stesso che il gesto abbia suscitato tanto interesse è il sintomo del fatto che troppo spesso lasciamo troppe cose non dette e non fatte per un inutile orgoglio. Per fortuna l'amore riesce a venir fuori nei momenti giusti, talvolta.
RispondiEliminaL'idea che si possa sempre cambiare, in meglio, dovrebbe guidarci. La possibità di evolverci in persone migliori, da speranza.
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