Noi donne abbiamo l’innata abilità, tipicamente femminile, di
demolire anche la perfezione.
Siamo bravissime a far brandelli la bellezza, bravura, altezza,
magrezza, delle altre.
E così Belen è bella sì, però ha le punte dei capelli, ispide La
Stone? Bella, bellissima, però, ha l’alluce valgo. La Allende? Brava, sì, ma
ripetitiva. La Merini? Sì, bravissima, ma folle.
La Gruber troppo rossa, la Montalcini? Troppo vecchia, la Hack? Troppo
comunista, La Mazzantini? Sì, ma tropo di pancia, la Boldrini, troppo
sentimentale. Gabrielle Chanel? Troppo avanti. La Fallaci? Razzista, Jane
Austin? Troppo ironica, Virginia Woolf, femminista, la Murgia, poco attraente.
La lista potrebbe essere interminabile, ognuno ha i suoi validi
motivi per odiare.
Scrivo questo post dopo aver letto su Vanity Fair l’articolo di
Rossella Boriosi
che odio e amo, per gli stessi motivi per i quali lei ed io odiamo Enrica Tesio, perché ci estinguerà tutte noi mamme blogger e writers. Perché alcune di noi
sono brave, belle, magre e secche, così naturalmente che, alle altre non resta
che odiarle. Perché, come scrive Selvaggia Lucarelli della sua amica Petra, se
una ha stile, ha stile sempre, anche con il calzino bianco e le crocs. E credo
che sia umano odiarle almeno un po’.
Perché più che di odio trattasi di vulnerabilità, quella tipica di
chi riconosce l’altrui talento ma anche il senso dei propri limiti che,
destabilizza e ci rende piccole. E allora è meglio pensare di trovare almeno un
difetto, almeno una mancanza in quelle donne tanto perfette nella loro
complessa completezza così da pensarle almeno un po’ più simili a noi. Non è
possibile che una sia maledettamente brava, bella, intelligente, figa, con un
marito altrettanto figo, con dei figli; stavo per dire con dei figli sani e
liberi, ma tanto una così figa crede che
l’infertilità sia prerogativa solo del Serengeti nella stagione arida. Ad una
così figa i figli vengono anche solo scambiandosi
uno sguardo con il compagno.
Una così, uno straccio di difetto, magari l’alito cattivo, o la
forfora, o un principio di cellulite o un congiuntivo sbagliato, lo deve pure
avere. No?
Sì, però alcune donne sono così stramaleddettamente brave a
ironizzare e restituirsi così vere e autentiche al mondo che, di loro amiamo
anche i difetti che non vediamo più.
Sì, però…io spero tanto che ad alcune di loro si veda almeno la
ricrescita.
Anche io lo spero. E spero non sia tutto oro quel che luccica che va bene la botta di culo di nascere figa, in salute, intelligente e FERTILE ma non va bene la sfiga di essere normofemmina, malaticcia, intelligenza media e pure INFERTILE. Non si fa, non si fa!
RispondiEliminaNo, non si fa...
Eliminadai che almeno un difettuccio ce l'hanno tutte! :)
RispondiEliminaSicuramente ma impariamo ad amarli.
EliminaNon ho letto l'articolo che citi, nè non mi soffermo sul blog di enrica tesio, ma sul discorso generale, perchè ieri sera se ne parlava al corso di scrittura. Si tratta di invidia, che esiste in molti di noi a vari livelli, più che di odio secondo me, legittima quando vedi persone che sembra abbiano tutto, ma credo occorra soffermarsi sul fatto che spesso soprattutto nei blog si mostra solo la bella facciata. Poi chiaramente esistono i rosiconi come dicono a Roma che non si limitano a una sana ammirazione che potrebbe scatenare un'altrettanto sana voglia di migliorarsi e di arrivare. Spesso invidiamo gli altri perchè paragoniamo le nostre ombre alle loro luci (cit.) credo che questo spieghi molte cose. Non esiste la perfezione in nessuna. bacioni
RispondiEliminaTi consiglio di leggerlo il blog di Enrica, lei è' bravissima...l'invidia di cui parlo e' quella genuina che si prova davanti alle cose belle, alle idee innovative, davanti alle quali ti dispiace che non sia stata tu ad escogitarle ma sei contenta che il mondo le abbia. Sono convinta anche io che la perfezione non esista. Hanno anche loro la ricrescita!!!!!
EliminaL'invidia genuina non esiste, cioè non è invidia, è ammirazione, l'abbiamo detto ieri sera al corso, ecco tipo ammirazione per chi ha inventato i post it e gli assorbenti con le ali, geniali entrambi nella loro banalità, ma intanto ci han pensato loro, non io. : ) bacio grande sandra
EliminaQuando leggo il blog di Enrica sistematicamente penso: "Ah questo lo penso anch'io, solo che lei lo pensa meglio e lo scrive meglio ancora". E' invidia questa? Non so. Ha un sacco di talento, ecco. E non invidio IL SUO, soltanto vorrei anch'io IL MIO!
RispondiEliminaCerto, e' esattamente quello che penso io, io non la invidio, ci mancherebbe.
EliminaRaffaella! grazie… volevo solo chiarire che Rossella Boriosi ha detto (bontà sua) brava e magra, “bella” non ce l’ha fatta a scriverlo. La cellulite non ce l’ho, ma in compenso sono perseguitata dai peli, ho un nasone da qui a lì e sono single con due figli piccoli. Mi sono successe tante cose sgradevoli e sgradevoli è un eufemismo pari a definire il mio profilo “greco”. magari un giorno te ne parlerò. Io se mi guardo non mi invidio (tranne quando guardo Marta e Lorenzo). Ma quello che hai scritto è davvero molto bello.
RispondiEliminaperche', sei anche magra? Corro a cancellarti dai miei contatti facebook
Eliminabella, volevo dire bella! (sto friggendo patate, abbi pazienza)
EliminaBenvenuta Enrica, grazie di essere qui. Credo che la grandezza delle persone stia proprio nel fatto d vivere situazioni difficili, sgradevoli o dolorose e renderle, leggere, umane, familiari. MA e' un talento e tu lo possiedi insieme alla capacità di ridere e sdrammatizzare, continuate a sognare nonostante usi ceffoni che la vita da. Se poi sei anche magra, alta ed attraente, non è colpa tua, ma per questo, sappilo sarai anche un po' odiata!
EliminaNt
Lerrica è un mito.
RispondiEliminaPunto.
Guarda anche sto commento qui sopra che capolavoro che è!
Baci
N'fatti.
Eliminanon consco il blog di cui parli ma credo che tu abbia ragione.
RispondiEliminaQuel che spesso dimentichiamo, però, è che mentre noi ci sentiamo sfigate e individiamo le altre che ci appaiono perfette perchè ci fanno sentire vulnerabili, qualcun altra magari ci guarda o legge e pensa a noi come a quelle perfette e un pò ci invidia.
Credici, aiuta!!
Verissimo, e questo e' davvero una risorsa per tutte.
EliminaNon lo so vado un po' controcorrente...si lo so la perfezione non esiste in nessuno, ma io non mi soffermo molto sui difetti delle altre, quelli estetici poi non mi interessano. Si potrebbero essere argomento di una conversazione che dura il tempo di un caffè, ma sminuire loro per sentirmi più figa io non mi viene...anche perché non lo sono e non per questo lo diventerei.
RispondiEliminaCiao Raffaella, io il blog di Enrica Tesio lo conosco e lo amo, e se invidia significa essere stupiti ogni volta che scrive qualcosa perché sai che tu non ci saresti mai riuscita a scriverlo così e da dove diavolo le prende quelle idee questa deve essere la famosa creatività di cui tanti parlano, ebbene, allora sì, sono rea confessa: la invidio. In realtà, io poi mi consolo pensando che a me ne vengono altre, di idee :-). Bello il tuo post, comunque. Ti invidio tanto!
RispondiEliminaAnche io invidio tanto la tua creatività...mi hai capita e ti ringrazio benvenuta.
EliminaInnanzitutto grazie perché mi hai fatto scoprire questo blog che non conoscevo.
RispondiEliminaE che ovviamente ci piace assai.
Poi, se mi posso permettere, non c'è nulla di male ad invidiare chi ha qualcosa più di noi, soprattutto se magari anche noi la vorremmo.
L'importante è non sentirsi sempre Cenerentole, per il resto credo che entro certi limiti l'invidia sia sana ed umana.
Oh come ti invidio a te...
EliminaCiao, ti volevo ringtraziare per avermi menzionato .E ora che l'ho fatto, vado a ispezionare queste pagine che mi sembrano belle dense, Ti invidio. (il mio difetto e' che sono troppo buona) (ahahahahahaahahah)
RispondiEliminaGrazie a te di essere qui. Ricordo un tuo articolo sul perché era bello avere tre figli e subito pensai, caspita, come invidio questa donna! Per i tre figli e per come descrivevi la bellezza della semplicità di scelte difficili eppure naturali. Sii sempre così buona!
Eliminala bonta' e' sopravvalutata. L'ho capito guardando La gatta sul tetto che scotta. E' meglio la pazzia, ma va dissimulata. Io ci riesco benissimo.
EliminaBisogna imparare a leggere tra le righe, tra le pieghe, tra le perfezioni, per scovare l'infelicità, la quadra che non torna, il dolore in chi sa mascherare, perchè un po' ne è capace e un po' non vuole dare le sue vulnerabilità in pasto al mondo. Da noi c'è un modo di dire bellissimo: "a casa di tutti vien sera". Anche a casa di chi ti sembra perfetto e magari è solo molto orgoglioso.
RispondiEliminaMi hai fatto sorridere. Grazie.
Bisognerebbe sempre saper leggere tra le righe. Ci vuole talento anche per quell. Grazie a te cara.
Eliminauauauuuaua ma infatti, ma da dove sbuca poi questa? Mica e' tutto sto granche', poi... ;-)
RispondiEliminaNo Sfolli, e' figa vero, come la Rossella...
EliminaDevono essere due belle persone e, come capita a chi ha complessi di inferiorità, probabilmente sono da invidiare. Ma tu...non credo che abbia da invidiare! Hai anche scritto un libro...e a quanto leggo sei una madre meravigliosa.
RispondiEliminaTi abbraccio!
Si penso che lo siano...ma la mia invidia e' di quelle buone, la provo anche davanti al mare e dico, caspita guarda che hanno creato, non potevo farl io? Ah, ah. Grazie per i complimenti. Di libri ne ho scritti tre e non so proprio se sono una buona madre. Ma c'è la metto tutta ad essere una buona persona. Tu invece, sei un tesoro.
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