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Ve ne state lì, ammonticchiate come cataste di legna. Aspettate che io
vi restituisca la piega persa con la centrifuga. E vi prendete gioco di me,
dall’alto della vostra pila. Beh, sappiate che io vi trovo sgradevoli
esattamente come voi credete che io non sia una brava stiratrice. Di tutte voi,
quella azzurra a nido d’ape poi, quella il cui tessuto in cotone ricorda le
dune del deserto del Sarah che più le stiri da una parte, più ritornano gibbose
dall’altra, mi fa penare assai.
Che poi non è che vi odio proprio, quando vi sfioro il colletto e vi
accarezzo le maniche annusando l’odore di buono che emanate, mi fate tenerezza.
E se vi penso appese sulle stampelle, al centro dell’asta tra il completo
grigio in fresco di lana, quello che lui mette per l’ufficio e la camicia
azzurra a righe blu, quella che proprio non gli piace perché dice che lo fa
sembrare un grande puffo, pronte a soddisfare le esigenze di un’altra settimana
lavorativa, appese sulle grucce, troppo piccole rispetto alla vostra grandezza,
messe su, in bilico, come appese a un filo, lì, lì per cadere da un momento
all’altro, un po’ come noi uomini, sospesi e agganciati a una vita fugace, ma
forse anche un po’ sganciati nelle idee, allora vi voglio pure un po’ di bene.
Anche se siete tante, troppe e stirarvi per un tempo infinito mi sembra che mi
rubi qualcosa di importante. Così, care camice, ho pensato di farvi un regalo:
ho partecipato al progetto di Fattoremamma e sono rientrata tra le blogger selezionate
per provare il nuovo ferro da stiro Philips.
Chi possiede un blog sa che spesso si viene contattati per testare
prodotti e farne la pubblicità. La mia politica a riguardo è che faccio
pubblicità positiva solo ai prodotti che ritengo qualitativamente validi e non
riuscirei mai a promuovere una cosa in cui non credo.
Il giorno in cui è arrivato il ferro da stiro Philips PerfeCtcare, anzi
il ferro da stiro a caldaia, mio marito con l’aplomb britannico che lo
contraddistingue mi ha detto che, il mio perdere tempo dietro al blog alla fine
dava anche qualche risultato tangibile e che se fossi riuscita a stirare le sue
camice in modo decente avrebbe ringraziato il signor Philips di persona,
invitandolo a cena fuori. Lui, non me.
Ho aspettato un po’ prima di pubblicizzare il prodotto, anche perché,
lette un po’ di recensioni, sembrava che molte mamme blogger fossero impazzite
e contagiate da uno strano virus pericoloso,
quello del volere stirare a tutti i costi.
Non sia mai!
Ora io non vorrei essere troppo romantica, perdendo anche di
credibilità, ma tra le camice di casa mia e il ferro da stiro a caldaia Philips
PerfectCare è nato un forte legame. Da prima è stata reciproca cortesia, loro
hanno concesso di essere avvicinate, lui con molta galanteria le ha
accarezzate, rendendole con un solo tocco, lisce come le gambe di mio figlio
duenne. Poi, lentamente, dall’amicizia sono passati a un sentimento più
profondo. Lui con un’unica impostazione riesce a tenerle a bada
indipendentemente dai loro tessuti, permettendomi di non dividerle più in base
alla loro tipologia e di evitare a mio marito di andare in giro con evidenti
aloni di bruciature. Lui è veloce, scorre come uno squalo su una superficie d’acqua,
passa dal lino alla seta, senza farmi perdere tempo, senza alcuna regolazione,
direi senza distinzione alcuna. Che forse se fosse un uomo sarebbe anche un
tantino gigolò ma visto che è un ferro da stiro e che alle camice sta bene
così, io mi astengo da ogni giudizio morale.
Sostanzialmente il nuovo ferro da stiro Perfectcare, da me rinominato, Rodolfo
Valentino, vista la quantità di camice vittime del suo indiscusso fascino, ha
una tecnologia innovativa che genera la combinazione perfetta tra vapore e
temperatura e semplifica il modo di stirare senza bruciature e sgocciolamenti
vari. Non è compito di chi stira controllare la temperatura e che la piastra si
infuochi perché Rodolfo, si auto controlla ed è facile, ma proprio facile da
utilizzare. Tu devi mettere solo l’acqua nella caldaia e al resto pensa lui.
Ho pensato che, se impara a fare il caffè, farmi due coccole e svariate
altre cosette, posso anche ipotizzare di tenermelo e mandare mio marito al signor
Philips che tanto hanno quella famosa cena in sospeso!
Le camice ormai sono perdutamente innamorate, io resisto, ma non so
ancora per quanto.
Beh buono a sapersi. Però io giurerò eterno amore solo al ferro da stiro che riuscirà a stirarsi da solo le camicie :D
RispondiEliminaSorrido perchè a me non han mai mandato nulla, manco un campioncino di cremina e invece il ferro lo vedo in un sacco di blog meno commentati del mio.
RispondiEliminaHo comunque un philips che rimane una gran marca per il ferro da stiro. Scorre via ecco. E io stiro tutttttoooo anche le mutande, stira pure mio marito, ecco, meglio di me, ma te lo posso mandare per quella famosa cena, mentre io e te ci svacchiamo sul divano. bacioni
Che dici, Rodolfo e Gilberto si saranno mai incrociati, su qualche nastro trasportatore? A me piace pensarlo :)
RispondiEliminaUn bacio
Io non stiro..mette asciugatrice e piego..non porta camicie marito..simpatico post..io curiosa che volevo sapere com'è andata alla vita in diretta..cercavo il video rai in streaming ma non ho trovato nulla:-)baci.
RispondiEliminaNon so se riuscirò mai ad amare un ferro da stiro......per ofrtuna Carl non porta camicie, quindi il mio rapporto con il mio ferro è quanto di più freddo e distante ci possa essere..lo uso proprio quando non posso farne ameno..però se questo è così intelligente e fa tutto da solo potrei farci un pensierino...!
RispondiEliminaIo non stiro, piego bene bene. E nei casi estremi mando dalla suocera :)
RispondiEliminaanche tu sei caduta ai piedi del signor philips;-))
RispondiEliminaIl prodotto e' piaciuto molto anche a me, e' ottimo ma il virus "voglio stirare a tutti i costi" non l'ho preso e così a volte invito mia madre a farmi visita, toh guarda caso proprio quando ho appena ritirato il bucato!!!
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