Se avessi una figlia, le regalerei la crioconservazione degli
ovociti.
Ovvero, la possibilità di preservare la propria fertilità,
qualunque cosa le succeda o decida che le succeda nella vita.
Per una diversamente fertile, sapere che esiste una possibilità
del genere significa dare e darsi un’opportunità enorme.
Venerdì la clinica della fertilità G.en.e.r.a. di Roma mi ha invitato
a un convegno sulla preservazione della fertilità femminile che ha affrontato
tutti gli aspetti, da quelli socio-economici, a quelli oncologici,
ginecologici, giuridici, fino a quelli sociali di una pratica non conosciuta al
grande pubblico ma che, a mio avviso, rappresenta un atto d’amore verso se
stesse, di rara bellezza.
Diversi specialisti, oncologi, ginecologi, biologici e
psicoterapeuti hanno raccontato con schiettezza e sincerità quello che gran
parte di noi, spera di sentire narrato come qualcosa di naturale e vero.
Sono moltissime le donne che potenzialmente possono usufruire
della crioconservazione ovocitaria.
Donne affette da neoplasie le cui cure chemioterapiche tendono a
distruggere l’apparato riproduttivo.
Immaginiamo
di essere una di queste donne.
Hai circa
vent’anni o giù di lì e ti dicono che sei affetta da un tumore maligno. Per
combattere il tuo male devi sottoporti a cure che danneggeranno per sempre il
tuo apparato riproduttivo e non potrai mai avere un figlio. Per una donna in
queste condizioni, pensare solo di poter preservare la propria capacità
riproduttiva, rappresenta darsi la possibilità di progettare una vita dopo la
malattia, speranza che si ripercuote anche sullo stato emotivo e di conseguenza
sulle probabilità di guarigione.
Oltre che per
la tua vita devi combattere per la possibilità della vita di tuo figlio.
E’ diverso.
Sul piano psicologico una cosa è sopravvivere a se stesse e al male, un’altra
alla possibilità di generare e proiettarsi nel futuro.
Gli studi
scientifici hanno evidenziano che posticipare di un mese, tempo utile per la
stimolazione non incide sull’andamento della malattia e che, comunque, la
terapia è variabile e dipende dal caso, dal tipo di trattamento oncologico e
della riserva follicolare ovarica della donna. Dovrà essere il suo medico a
prospettarle questa possibilità lasciando a lei lo spazio per decidere.
Immaginiamo
donne, anzi immaginiamoci, perché molte di noi hanno queste malattie, soggette a
patologie come l’endometriosi, o come la menopausa precoce o donne che hanno
subito interventi invasivi alle ovaie o alle tube che hanno compromesso la loro
funzione ovarica.
Perché
impedire loro, perchè impedirci, di pianificare un’eventuale gravidanza?
Noi lo
sappiamo bene che viviamo in un paese in cui, purtroppo, l’età sociale non
coincide più con quella biologica, che siamo costrette a posticipare l’idea di
avere un figlio di anno in anno, fino a quando raggiungiamo il momento giusto
per posizione, status e professione, ma sbagliato per il corpo perché ormai è
tardi. Perché prima di avere un figlio, abbiamo dovuto cercare un lavoro stabile,
dignitoso, un posto decente, dove stare. Lo sappiamo così bene che ormai lo
ripetiamo come un mantra.
Siamo così
stanche di dover difendere concetti moderni e naturali di un’equità sociale -
scientifica lapalissiana eppure ancora così avanguardistici per alcuni bigotti
e meschini per i quali tutto ciò che attiene al sesso e alla nostra sfera
riproduttiva deve rimanere fermo e immobile, che ci tocca combattere contro chi
ancora pensa che la pma sia l’ottavo vizio capitale, che un’eterologa sia un
tabù, l’adozione tra gay peccato mortale, che un utero in affitto sia un reato.
Eppure, la
crioconservazione è una realtà, è una tecnica in cui il nostro paese, strano a
dirsi, è leader ed è riconosciuto come tale dalle più importanti società
scientifiche internazionali.
Io credo che
se fossi madre di una figlia femmina e l’accompagnassi per la prima volta da un
ginecologo, vorrei che lui le prospettasse questa possibilità. Vorrei che le
dicesse, quando è ancora in tempo, quando i suoi ovociti sono al massimo dello splendore,
guarda che puoi farti un regalo meraviglioso, darti la possibilità, qualunque
cosa ti dovesse succedere nella vita, di congelare la tua fertilità. Magari,
figlia mia, non ne avrai mai bisogno, magari sarai la donna più fertile nella
vita e partorirai come una coniglia, magari non te ne fregherà niente di avere
dei figli, o magari la situazione sociale in cui vivrai ti farà talmente schifo
che ti sarà passata la fantasia di mettere al mondo un figlio. O forse no.
Forse ti
troverai a ringraziare una madre così avanti che guardando indietro aveva già
trovato il tuo futuro.
Io questo
farei se avessi una figlia.
Lo farò anche
con mio figlio e i suoi spermatozoi.
credo che tuo figlio sia molto fortunato ad averti come mamma...
RispondiEliminaun abbraccio
Ma... ieri mi ha detto che ero brutta e cattiva per un "no" un pò troppo deciso! Bello risentirti.
EliminaEh...a volte ritornano! Comunque nei pensieri ci sei sempre :)
EliminaCiao Raffaella.
RispondiEliminaTi seguo sempre, anche se non scrivo spesso.
Il mio secondo tentativo di icsi, purtroppo non andato a buon fine, e stato proporio fatto con ovociti scongelati.
E, se è pur vero che non mi ha dato la possibilità di donare al mio bimbo un fratellino (perchè, lo so, sarebbe stato un altro maschio) mi ha donato la speranza e la gioia di portare dentro di me, anche se solo per qualche giorno, i miei tre piccoli embrioni.
Ti abbraccio forte.
Laura
Cara Laura, mi dispiace tanto. Anche io vorrei, con tutta me stessa.
EliminaTi abbraccio forte anche io.
E' un diritto sacrosanto diventare madri e tutto ciò che questo diritto tutela, va appoggiato ed applaudito, ma sai viviamo nel paese delle apparenze, e quindi certi messaggi non passano.
RispondiEliminasacrosanta e amara verità
EliminaIl tuo è un bellissimo pensiero.
RispondiEliminaCerchiamo insieme di far passare questo messaggio alle ragazze giovani che pensano di avere il futuro in mano.
Eliminabello raffi questo tuo post.
RispondiEliminami piace ti appoggio in tutto quello che dici..
io sto apsettando di diventare zia...ma neanche stavolta ci sono riuscita.
spero fra qualche mese..quando mia sorella riprovera' la fivet...ha 41 anni.
incrociamo le dita...mi piacerebbe sentirmi chiamare zia...davvero tanto
Falle un in bocca alla cicogna grand come un pianeta.
EliminaTi abbraccio
Un mio amico ha avuto un cancro ad un testicolo. Gli hanno subito proposto la crioconservazione dei suoi spermatozoi, anche se, fortunatamente, non tutto il suo apparato riproduttivo è stato compromesso.
RispondiEliminaOvviamente condivido ogni parola. Anche io vorrei che a mia figlia fosse data questa possibilità.
Bacio Raffaella
Grazie per la condivisione. Come da ora il tuo amico?
EliminaBene. Fortunatamente se ne è accorto subito e pare ora abbia le stesse possibilità di una persona sana di ammalarsi di nuovo, speriamo.
EliminaTempo fa avevo letto un articol a proposito di questa possibilità e mi è sembrata una cosa bellissima! Ogni tanto la propongo a qualche amica single ma nonti dico che risposte mi danno;-) vabbè forse bisogna passarli sulla propria pelle e provarla davvero l'infertilitá per comciare a capire....anche io se avessi una figlia femmina le farei questo regalo.
RispondiEliminaTu continua a proporlo Fra, alla fine capiranno che lo fai per il loro bene.
EliminaE' già da tempo che lo dico alla mia migliore amica, che ha un anno più di me.
RispondiEliminaE' un desiderio che deve scaturire da dentro, a parer mio.
Però l'informazione sul se e sul come dovrebbe essere alla portata di tutti (così come il costo, del resto).
Baci!
Certo, il desiderio dev scaturire da dentro. Noi possiamo sol informare.
EliminaSono un pò incerta. Condivido con l'idea di preservare la libertà della donna di diventare madre e mi dolgo di vivere in un paese di bigotti (anche se poi gli stessi bigotti non si sconvolgono nè scompongono di fronte alla prosituzione, gli abusi su minori ecc.), su cui credo tanto pesi il parere della onnipresente Chiesa cattolica.
RispondiEliminaCredo che, in caso di malattia che possa compromettere la fertilità, la criconservazione dovrebbe essere offerta a uomini e donne gratuitamente e sempre.
Quando si tratta solo di aspettare il momento giusto o pensarci in vista di un futuro più stabile, invece, non mi convince, più che altro perchè poi qualche limite, secondo me, andrebbe messo, e credo sarebbe molto difficile definire ciò che è giusto e ciò che è sbagliato (un figlio a 60 anni? L'utero in affitto? L'uso di spermatozoi o ovociti di persone già scomprase da parte del partner?)
Ammetto di saperne poco e di doverci riflettere ancora. Grazie per lo spunto.
Anch'io credo che dei limiti sia giusto metterli. Ma dirlo fa sembrare bigotti, strani, fuori dal mondo.
EliminaVanno messi dei limiti, certo. Ma non ammetto che questi limiti, divieti vengano imposti da un ordine superiore che non sa niente dei bisogni della gente e che guarda a specifici interessi piuttosto che alle richieste della gente comune. Poi, capisco le perplessità i dubbi sulla scelta di preservare la fertilità per motivi sociali. Ma la scelta e' e resta personale, come qualunque scelta di mettere o non mettere al mondo un figlio.
EliminaE' una possibilità bellissima, speriamo che col tempo diventi una cosa normale per le ragazze!!!
RispondiEliminaLo spero anche io.
EliminaSono d'accordo con te. Se mio figlio dovesse fare delle cure che potrebbero compromettere la sua capacità riproduttiva, glielo consiglierei caldamente. E' importante guardare al futuro anche quando tutto sembra cadere a pezzi. Un mio vicino di casa anni fà ha avuto un tumore e ha dovuto fare diverse chemio. Aveva la ragazza allora, ma l'ha lasciata x' dopo le cure non poteva più avere figli e ha preferito lasciarla libera. Se avesse conservato lo sperma, probabilmente avrebbero continuato a stare insieme.
RispondiEliminaChissà, forse. Nessuno lo può dire ma se avesse potuto scegliere sicuramente sarebbe stato meno male.
EliminaE tu stasera mi hai ispirato!!!
RispondiEliminaIlluminazione...
Ora so su cosa devo fare a tesi!
Porca di quella vacca, ci sto dentro fino al collo...grandioso post!
Scrivo n pv se ti serve materiale o altro ti metto n contatto con la clinica per il materiale informativo, dati presentati, slide.
EliminaSono a disposizione.
ordino le idee e ti assillo
Eliminasappilo
Sappiatelo
Sappiolleratelo
Il GENERA é il mio centro , che ha creato i miei embrioni e li ha custoditi.
RispondiEliminaAvrei voluto esserci.
leggerti mi da i brividi ogni volta!!!
RispondiEliminaCara Raffaella, passare da te mi fa spesso riflettere su delle cose che spesso tralasciamo tutti, perchè magari non ci siamo passati e ci sentiamo "immuni" da qualsiasi possibile avvenimento, fino a che non ci tocca.
RispondiEliminaE allora ti dico che ciò che scrivi è sacrosanto, che dovrei rifletterci seriamente, perchè ho 31 anni e non ho mai provato ad avere un figlio...e magari quando poi ci proverò..........chissà...
Ti abbraccio, grazie tantissimo.
Ben detto, Raffaella!
RispondiEliminaPurtroppo crioconservare gli ovociti non corrisponde ad avere figli in futuro, perche' come ben sappiamo, di passi intermedi ce n'e' parecchi, e l'ostacolo o il fallimento della scienza sono sempre dietro l'angolo. Pero' almeno una possobilita' in piu', e' bello che ci sia.
L'avessi saputo 10 anni fa, che le mie ovaie averbbero dato forfait prematuramente, l'avrei fatto senz'altro.
Meraviglioso e commovente post!
RispondiEliminaMi sembra una notizia importante da diffondere... il tuo blog serve anche a questo.
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