mercoledì 15 maggio 2013

Orfani bianchi

http://d.repubblica.it/attualita/2013/05/14/news/infanzia_romania_orfani_bianchi-1648586/?ref=HREC2-8

Il rovescio delle medaglie. Penso ai nostri anziani accuditi dalle mamme di quei bambini.
Orfani tutti.
I vecchi, le madri, i bambini.
E noi, orfani di una società migliore in cui le madri dovrebbero stare  con i propri figli, i nonni dovrebbero giocare con i nipoti, gli stati dovrebebro essere capaci di garantire situazioni di vita decenti.

13 commenti:

  1. l'avevo letto anch'io l'articolo
    triste e ingiusto
    come tutto ciò che fa l'uomo quando violenta la vita

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  2. Romania e non solo, tutto il blocco ex URSS, anche la mia insegnante di russo ha figli nel suo paese.
    Tristissimo.
    BACI Sandra

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  3. Siamo pieni di quelle situazioni. Lavoravo a scuola e non ti dico quanti erano i racconti di ragazzi che erano arrivati in Italia da 3-4 anni dopo avrne trascorsi 6 senza la propria mamma, cresciuti da zie e nonne. I piu' sono in Romania, altri in Peru'. Almeno, questa era la situazione di una grande citta' come Roma dove le immigrate vengono a pulire le case e a badare ai nostri anziani.

    Pero' poi penso anche alle nostre balie di un tempo, che lasciavano i figli a casa e andavano a nutrire i figli degli altri, per poter garantire un futuro ai propri.

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  4. La cosa grave non è solo, o non tanto, che questo accada (purtroppo, come ricorda Lucy, è così da sempre) ma che molte famiglie qui, con cultura e mezzi economici, sfruttino queste persone indegnamente; senza metterle in regola, senza rispettare le ferie e accordando il minimo degli stipendi. Ho esempi di prima mano, che mi hanno profondamente disgustata.

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    1. Concordo in pieno con te, e purtroppo ci sono tanti esempi. Queste donne vengono proprio schiavizzate.

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  5. Cara Raffa, proprio stamattina al corso di cucito che sto seguendo, mi sono fatta una bella chiacchierata con una mamma bielorussa che ha lasciato i suoi bambini piccoli otto anni per venire a lavorare da noi come tata. Il marito aveva perso il lavoro e alla fine è toccato a lei lasciare la famiglia. mi ha detto che i primi anni piangeva tutte le sere. Ora, grazie a skype almeno ogni sera può parlare con loro. Quanto coraggio hanno queste mamme! credo proprio che sia l'amore immenso che hanno per i loro figli che le porta a fare sacrifici immensi e credo che, se ce ne fosse la necessità, lo faremmo anche noi. un abbraccio e cambiando totalmente argomento stamattina ho messo ha Michele le sue scarpe nuove;-)))

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  6. Piango leggendo l'articolo, figuriamoci il libro....ma lo leggero', magari tra qualche tempo perché ora sono troppo emotiva e certi dolori non riuscirei a metabolizzarli. Sei sempre molto attenta e delicata al tempo stesso, nei tuoi post. Grazie Raffaella!!!

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  7. La verità è che questa vita non dovrebbe permettere mai che le madri siano separate dai propri figli, dovrebbe garantire alla madre il figlio e al figlio la madre. Sempre

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  8. Non posso nemmeno immaginare quanto sia profondo il dolore di una mamma che non può crescere il suo bambino e non posso immaginare il dolore di un bambino che, di fatto, cresce senza la sua mamma. Queste notizie mi rattristano e mi fanno incazzare. Questo mondo è davvero ingiusto.

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  9. mi si stringe il cuore. il mondo come sempre è ingiusto. Nel mio paese sono arrivati un sacco di rumeni, ma hanno messo su famiglia qui, sono ragazzi giovani, ci sono tanti bimbi rumeni al nido. Io piuttosto che lasciarlo la me lo sarei portato dietro.

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  10. io mi lamento e grido all'ingiustizia perchè vedo poco i miei figli. e torno a casa ogni sera.
    non ci voglio nemmeno pensare, eppure.

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