lunedì 12 gennaio 2015

Ridere


Gli ho gridato contro per via di un pigiama che non voleva mettere. Gli ho gridato contro la stanchezza di un giorno, le ore increspate sopra una tavola da stiro, la paura strozzata di giorni in cui l’umanità ha inghiottito il buio. Gli ho strillato contro l’incertezza del mondo in cui l’ho messo, la rabbia e il terrore, il senso di perdita che fa vacillare. Gli ho strillato contro invece di abbracciarlo e ridere del suo culetto all’aria.

Perdonami. Perdona le imperfezioni che mi fanno più piccola di te.

Domani, rideremo. Te lo prometto.

 

 

5 commenti:

  1. E' successo anche a me, per quanto mi trattenga a volte le urla sfuggono, indipendentemente dai fattacci del mondo.
    L'importante è ridere, ridere e ridere ancora.
    Un abbraccio!

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  2. ridere e abbracciarsi stretti, strettissimi:-)

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  3. Oh, come mi sono vista in quella risata mancata, io ne ho perse tante per tanti pessimi motivi. Chissà se imparerò mai ...

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  4. La pazienza è un bene prezioso e non sempre ce n'è a sufficienza.
    Significa solo che sei umana. E sono sicura che il giorno dopo avete riso tanto...

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  5. Ti sento vicina, da madre non posso che comprendere e sentire quel tuo dolore, che arriva sempre un attimo dopo. Ma l'importante è che poi ce ne rendiamo subito conto è a ben vedere sono più le volte che quei culetti all'aria vengono celebrati, che sgridati :)

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