Seconda tappa della caccia al tesoro.
E’ da tempo che volevo scrivere del
Sudafrica ma per un motivo o per un altro questo post è sempre rimasto in un
cassetto della mia testa. Oggi approfitto della seconda tappa della caccia al
tesoro di Mammafelicehttp://www.mammafelice.it/2012/07/09/presentami-un-blog-di-viaggio/ per tirarlo via di lì e parlarvi di questa meravigliosa
parte della terra che si è rubato un pezzo del mio cuore e oggi pulsa a ritmo
della danza degli ippopotami dall’altra parte del globo.
Sono stata in Sudafrica ventitré giorni, nel
mese di ottobre di cinque anni fa.
Solo dopo essere stati là, si comprende perché
il grande Madiba, Nelson Mandela, abbia combattuto tutta la sua vita per la
libertà del suo popolo e del suo paese.
Mai persona più indicata può racchiudere in
se il senso del cammino di ogni persona che cerca qualcosa con tutta se stessa
di Nelson Rolihlahla Mandela. Politico sudafricano, primo presidente a essere eletto
dopo la fine dell’apartheid nel suo Paese e premio Nobel per la pace nel 1993, è stato a lungo uno
dei leader del movimento anti-apartheid. Segregato e incarcerato per ventisette anni durante
i governi sudafricani pro-apartheid prima degli anni novanta,
è oggi universalmente considerato un eroico combattente per la libertà. Ma
questa è un’altra storia.
Ogni paese del mondo si caratterizza per
varietà di regioni, cibi, popolazioni, ma il Sudafrica in questo senso è un
paese assolutamente unico. E’ posto sulla punta meridionale del continente più affascinante
del pianeta e gode di una diversità di paesaggi così incredibile che difficilmente
si può immaginare una tale concentrazione di meraviglie in uno stesso luogo.
Il mio personale agente di viaggio, nella
vita mio marito, che fa tutt’altro per vivere ma ama viaggiare più di quanto
non ami me, che è bravissimo a trovare offerte a prezzi incredibili e che preferisce
organizzare tutto lui ha trovato un volo diretto Roma-Città del Capo che
avrebbe fatto gola alla anche alla migliore agenzia. Che fortuna che ti ritrovi
ad avere un marito così, direte voi. Ogni ciambella ha il proprio buco,
rispondo io e a fronte di tanta buona sorte e di tanti biglietti scontati ci
sono voli scomodissimi, scali improbabili e rotte sperimentali.
Fortunatamente nel caso in questione non è
stato così. Superati indenni i circa novemila chilometri che ci separano dal Sudafrica,
siamo partiti di sera e arrivati il giorno successivo e non essendoci fuso
orario una volta lavataci la stanchezza, siamo subito stati in grado di andare
a zonzo.
Cape Town è strepitosa, ti resta nel cuore e
di lei ricordi l’asprezza di certi panorami insieme al fascino dei locali alla
moda. Sopra ogni cosa ricordi la musica, presente a ogni suo angolo, in ogni
forma. Da Cape Town abbiamo affittato una macchina e abbiamo cominciato a
girare tra i vigneti delle città vicine, alcune delle quali ricordano Cabot
Cove, il posto dove vive la Signora in giallo (Murder, she wrote), Jessica Fletcher.
In realtà lo stile delle città del CapeWinelands risentono tutte di quello
coloniale olandese del capo. Così città come Stellenbosch ti rimettono in pace
con Dio se ci hai litigato. Da quelle parti ci sono diverse aziende vinicole,
tutte a loro modo uniche. La più antica è la Groot Costantia, favolosa tenuta
ricca di storia, dove si possono degustare vini ottimi a prezzi irrisori
sdraiati su prati retrò. http://www.thelionshead.de/suedafrika/stadtteile/constantia/constantia_it_2.htm
La dolcezza di certi paesaggi cozza contro
la forza delle onde che si infrangono lungo le rocce del Capo di Buona
Speranza, ricordandoti che sei nell’estremo sud dell’Africa e che puoi ammirare
in un solo momento lo scontro tra due oceani, l’Indiano e quello Atlantico. La penisola del Capo di Buona Speranza è,
infatti, uno spettacolo naturale tra i più imponenti che si possano osservare:
ripide scogliere bianche che scendono a picco sull'oceano portano i segni della
continua lotta che questo lembo di terra deve eternamente combattere contro la
furia degli elementi.
Questo paese racchiude tutto un mondo.
I pinguini di Bolders popolano la zona di
città del Capo, qui puoi avvistare una balena dalla terraferma, viaggiare dalle
colline e gole dello Swaziland alla savana brulicante di animali del Kruger
National Park, all’interno del quale puoi dormire in Lodge
così affascinanti da ringraziare per il resto della vita per la felicità provata
di fronte alla vista di due leoni che dormono l’uno accanto all’altro. Se siete interessati al genere fauna vi
consiglio un safari all’interno del parco Kruger o presso il Hluhluwe-Imfolozi
Park, riserva nazionale meno famosa e meno turistica del Kruger ma di una
bellezza commovente situata nello Zululand. Giuro non è uno scherzo. Si chiama
proprio così.
E qui vorrei parlarvi di un posto che
potrebbe benissimo trovarsi tra le pagine di un libro, tra le parole di una
favola, un oasi di pace, bellezza e magia che risponde al nome di Wendy’s Country Lodge: http://www.wendybnb.co.za/ .
Wendy è un B&B che si trova a 20 minuti
da Santa Lucia e dalla riserva Isi Mangaliso. Arredato in stile africano ha
stanze che respirano. Le senti avvolgerti, abbracciarti. Ogni oggetto, ogni
sopramobile parla di se. La proprietaria, la signora Wendy, è una signora di
una gentilezza impagabile. Lo stile africano soffia, gli alberi parlano, i
fiori sussurrano. Credo che questo posto viva di vita propria e che il tempo lì
si sia fermato.
Potrei continuare a scrivere per ore,
parlandovi del viaggio lungo le zone montuose di un verde sfavillante o del
mare cristallino delle isole Seichelles. Ma questa è un’altra storia.
Come lo sono le township, baracche di stagno
dove la gente vive affollata barcamenandosi tra povertà e Aids, tra xenofobia e
criminalità. Ma questo è il rovescio sporco di ogni medaglia sfavillante.
Vi lascio con questa poesia usata da Nelson
Mandela per alleviare gli anni della sua prigionia durante l'apartheid
e citata nel film Invictus - L'invincibile,
diretto da Clint Eastwood “Invictus” il cui titolo sta per
Invito, imbattuto, ossia mai sconfitto.
Fa al caso nostro. La dedico a tutte voi.
Nera come il pozzo senza fondo che va da un polo all'altro,
Ringrazio qualunque dio possa esistere
Per la mia anima indomabile.
Nella stretta morsa delle circostanze
Non mi sono tirato indietro né ho gridato
Sotto i colpi avversi della sorte
Il mio capo sanguina, ma non si china.
Oltre questo luogo di rabbia e lacrime
Incombe solo l'orrore dell'ombra
Eppure, la minaccia degli anni
Mi trova, e mi troverà, senza paura.
Non importa quanto sia stretta la porta,
Quanto piena di castighi la vita,
Io sono il padrone del mio destino:
Io sono il capitano della mia anima.
Ciao Raffaella
RispondiEliminagrazie per aver lasciato un commento nel mio blog.
E' sempre un piacere quando succede!!!!
Adesso vado a farmi un bel giretto per vedere di cosa parli tu
A presto
Moni
La mia migliore amica ci è stata tante volte, per via del lavoro di suo padre. Ne è innamorata quanto te!
RispondiEliminaBuona giornata
Hai descritto la realtà del Sudafrica senza tralasciare i lati oscuri. Da come ne parli si capisce che ti è piaciuto molto quel viaggio!
RispondiEliminaCredo però di non aver capito cosa c'entra Leopardi, ma devo essermi persa qualcosa.
La poesia è davvero bellissima, soprattutto l'ultima strofa!
Leopardi nel senso di felini. Ho avuto la fortuna di vederne uno da vicino. E' sinuoso, elegante, magnifico.
EliminaRaffaella
Che figura! Chiedo venia... Ho visto "Leopardi" scritto in maiuscolo e il mio cervello è partito per la tangente! Ho visto anch'io un leopardo da vicino lunedì, ma in un parco faunistico! Non è la stessa cosa.
EliminaE, tra l'altro, la "L" maiuscola devo essermela sognata!
Eliminae io ho scoperto il tuo. ti seguo!!!
RispondiEliminaHo sepre voluto andare in sudafrica ma purtroppo non ci sono ancora riuscita...dev'essere stupendo! Un bacio
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Mentre leggevo, mi hai fatto viaggiare!!! Grazie
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