Alcuni giorni portano venti irrequieti.
Brezze che muovono il bisogno di
cambiamento.
Angoli di se da scoprire, luoghi lontani da
raggiungere, amici da consolare, madri da abbracciare, vittorie da raggiungere,
sconfitte da digerire.
Alcuni giorni hanno correnti strane. Ci
soffiano dentro gli aliti degli dei, bizzarri, bislacchi, irriverenti.
E allora devi aprire le finestre ed
ascoltare il borbottio dell’aria, seguire il tuo segnavento e lasciarti andare
nella direzione che lo zefiro ci indica.
Oggi voglio ascoltare l’aria.
Indicami la strada.
In barca si chiudono gli occhi, e si ascolta il vento. Con il naso, con le orecchie...
RispondiEliminaNon hai idea di quante cose ti indichi :)
Non stento a crederci...
Eliminaadoro lettarelmente il segnavento come oggetto!
RispondiEliminabaci grazie per le tue parole!
Eh si, lasciarsi andare è a volte il segreto. Fosse facile..
RispondiEliminami ha riportato a "Le nuvole" del grande De Andrè
RispondiEliminaAbbandonarsi al canto o all'urlo, il ruggito forse, di certi venti. Un abbraccio, mia cara.
RispondiEliminaQui c'è tanto vento, te ne mando un po', così puoi trovare la strada più facilmente.
RispondiEliminaIo voglio seguire il mio segnavento tutti i giorni. Voglio correre nel vento e respirare a pieni polmoni ^^
RispondiEliminaDevo imparare a lasciarmi andare...
RispondiEliminaAnch'io devo lasciarmi andare... facciamo un bel corso collettivo?
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