E
gira e viaggia in lungo e in largo per scegliersi, poi, il posto dove rimanere.
Quello che diventerà la sua casa, il suo spazio emotivo, le sue nuove radici.
Così,
venerdì ho accompagnato alla porta il mio libro e come farebbe una buona madre
con il figlio che ha deciso di girare il mondo per crescere e vedere dove
finisce il cielo e cosa ci sia dopo il ponte, gli ho augurato buon viaggio.
Nel
cuore, speranza perché trovi la sua casa nel mondo, nell’animo, un misto di nostalgia e
benedizione.
Credo
che le persone presenti abbiano avvertito questo augurio. Come che, nell’aria aleggiasse un fluido positivo, della bella energia, quella delle
cose che nascono dal cuore.
Quella
della forza della vita.
Che
esonda gli argini del buon senso, allarga i confini di un amore in espansione,
che divelte ostacoli e spinge su, su, verso la realizzazione dei propri
desideri.
Come
un cuore che batte, una vita che cresce e non la puoi fermare.
Pare,
da un punto di vista tecnico di chi sa il fatto suo, che la mia, sia una
scrittura dallo stile circolare, che sappia scrivere per gli altri e non solo
per fare auto confessione.
Sembra
che io aiuti ognuno a trovare la propria luce.
Io
non so se sia così, non so se “Lettera a un bambino che è nato” sia per alcuni
luce e per altri tormento.
So
solo quello che avrei voluto che fosse.
E ve lo dico con
le parole di Pam, che non conoscevo prima che mi scrivesse:
“...ci
sono libri che ti vengono regalati, ce ne sono altri che ti vengono imposti,
libri che vivono anche da soli e... libri che ti chiamano. Che ti urlano
"prendimi!" dallo scaffale del negozio, che non puoi fare a meno di
aprire e sbirciare nelle pagine anche sotto lo sguardo esterrefatto delle commesse
(quale maleducazione!) e che ti danno il brivido. Quel brivido inconfondibile,
delle storie che sono anche la tua, sotto la pelle, che da sole non volevano
uscire ed anche solo il leggerle - quando non si ha la voglia-forza-caparbietà
di buttarle fuori come febbre - ti dà finalmente un punto fermo. Ti racconta da
fuori la tempesta ben poco perfetta che hai attraversato e ti fanno sentire
forte come non avevi immaginato di essere.
Quando cerchi di spiegare al papà, mentre tiene in braccio il tesoro più prezioso che ha e che al pari di te trema ancora un po', che ancora non ci credi, che sembra un miracolo stupendo e fragile come una bolla di sapone... e lui ride senza comprendere, mentre il piccolo sussulta capendo benissimo. La bolla di sapone più forte del mondo.
Divorato tutto in poche ore (altro miracolo, col Caimano in azione!!), ho rivissuto tutto, ho riso, pianto e riprovato la gioia infinita che possono dare quei due numerini su un esito ospedaliero. Ricordo di aver gridato, quando ho aperto la busta, e di essermi accasciata sul pavimento. 'E' finita' avevo pensato... eh no, il bello veniva dopo: verrà per molti anni ancora.
Non so come spiegherò al piccolo che è nato da una 'cicogna tecnologica'... forse un po' più avanti, quando mi ruberà il PC. Per ora gli sussurro che è stato concepito nella luce. Luce di un laboratorio, forse, ma sempre Luce.
Grazie, di cuore”.
Quando cerchi di spiegare al papà, mentre tiene in braccio il tesoro più prezioso che ha e che al pari di te trema ancora un po', che ancora non ci credi, che sembra un miracolo stupendo e fragile come una bolla di sapone... e lui ride senza comprendere, mentre il piccolo sussulta capendo benissimo. La bolla di sapone più forte del mondo.
Divorato tutto in poche ore (altro miracolo, col Caimano in azione!!), ho rivissuto tutto, ho riso, pianto e riprovato la gioia infinita che possono dare quei due numerini su un esito ospedaliero. Ricordo di aver gridato, quando ho aperto la busta, e di essermi accasciata sul pavimento. 'E' finita' avevo pensato... eh no, il bello veniva dopo: verrà per molti anni ancora.
Non so come spiegherò al piccolo che è nato da una 'cicogna tecnologica'... forse un po' più avanti, quando mi ruberà il PC. Per ora gli sussurro che è stato concepito nella luce. Luce di un laboratorio, forse, ma sempre Luce.
Grazie, di cuore”.
Mi
avete chiesto di raccontare…
Avevo
la voce rotta per l’emozione e parlare in pubblico, per una che usa le parole
al posto della presenza, è stato difficile.
Non
son bastate le sedie e neppure le copie.
La
sala era gremita.
Venerdì
Daniele è nato di nuovo.
Ho
ridato al mondo la mia fortuna. Ho cercato di restituire il tocco della buona
sorte, sfiorando gli altri.
C’erano
lacrime e c’erano sorrisi, insieme alla mia voglia di fuggire via.
Quella
creatura era lì, era uscita da me, proprio come mio figlio e stava cercando la
sua strada.
Io l’ho
accompagnata all’uscio con gli occhi lucidi, la bocca impastoiata di chi sa che
quella è una prova simile ai tanti esami sostenuti, cui ancora non ho fatto l’abitudine.
Ero
più fragile davanti a tutti, di nuovo nuda.
Non
potevo tornare indietro,inchiodata a quella sedia.
Avrei voluto dire a tutti
ok, ho scherzato, scusate se vi ho scomodato, beviamoci su senza domande, senza
risposte.
Un rumore assordante, quello dei sentimenti contrastanti che duellano
come cervi in calore, mi è esploso dentro.
Sebbene il sonno profondo di mio figlio, ha cullato le mie incertezze. Mentre
io parlavo, lui era lì e dormiva dolcemente.
E
allora di nuovo le parole mi sono venute in soccorso, quelle di Valeria che
dice che le mie”cullano, incantano e rendono prezioso questo volume”.
Tutto
questo meraviglioso vortice di emozioni l’ho condiviso con chi amo.
Alla
fine della presentazione mio figlio ha aperto i grandi occhi e spaesato, tra le
gente, ha voluto la sua mamma.
Ed
ho pensato che niente di tutto quello che avevo davanti aveva senso senza di
lui.
E’
lui che attribuisce significato alle cose, le rende piene, diverse, faticose
eppure vitali.
“Una
goccia di vita scappata dal nulla”che,
del nulla fa tutto.
Ho
guardato la sala e ho sentito che tutti quei cuori battevano all’unisono.
E
battevano di vita, di un liquido inconsistente come l’elio, di nuovo forte e
dirompente.
E di nuovo le
parole mi sono venute in aiuto, quelle di Concita De Gregorio
“ Dalle donne passa la vita, sempre. Dalla
pancia, dalla testa, dalle mani e dai ricordi. Dalla capacità e dal desiderio
di tenere dentro, a volte dall’impossibilità di farlo”.
Io ho tirato fuori. Ho tirato fuori di me tutto quello che potevo, l’ho
sputato come un rospo, un singhiozzo, un singulto.
Perché fosse vita.
Fa buon viaggio, libro mio.
Qualcuno seguirà il tuo cammino intraprendendone uno
parallelo di andata e ritorno nel proprio vissuto, riconoscendosi in qualche
pagina; qualcuno criticherà, qualcuno piangerà lacrime attente.
Altri resteranno, dove sono.
Il mondo non si fermerà davanti ai lutti di nessuno,
i flussi e i riflussi degli animi si staglieranno sempre come onde. La vita
continuerà nel suo incessante andare avanti nonostante le nostre cadute, la
difficoltà di rialzarci, l’incapacità di lasciarsi andare . Nonostante il
silenzio e l’immobilità di certi giorni, l’inondazione della vita laverà via ,
sempre, la rabbia, il dolore, l’amarezza.
Questo è successo venerdì.
La vita è passata dal nulla a mio figlio, da mio
figlio al libro, dal libro nelle mani di altri in cerca di nuova vita, sotto
qualunque forma.
..quando lo avrò terminato
RispondiEliminalo lascerò al suo destino
(bookcrossing)
perchè giri di mano in mano
di occhi in occhi
di cuore in cuore
Adelia
Di cuore in cuore...
Eliminacara Raffaella le tue parole sono brividi sulla pelle, quanta emozione, il tuo libro lo prenderò sicuramente ma come farò a leggerlo se già questa presentazione mi fa venire le lacrime agli occhi? Le parole di Pam (che nemmeno io conoscevo) sono semplicemnte perfette. Quante persone fantastiche sai riunire attorno a te...e come sei bella!
RispondiEliminaSe continui così ci credo davvero!La bella energia confluisce da sola attorno alle belle persone. Io non ho fatto nulla se non parlare di sentimenti.
EliminaGrazie per essermi vicina.
Tu mi fai sempre venire i brividi....e i tuoi figli andranno lontano per costruire qualcosa di grande!!!!
RispondiEliminaAnche i tuoi. Basta che tornino da noi, poi!
EliminaTi scoccia se metto nel blog, il link del tuo libro su amazon?
Eliminafai tanta strada libro di raffaella, da consumarti scarpe e cuore, ormai cammini da solo. E' già grande. Che bella presentazione, ti auguro che ne seguano altre.
RispondiEliminaUn bacio sandra libri e frollini
Te lo auguro anche a te.Libri e libri e storie e sogni.
EliminaQuando si mette al mondo un libro non si sa cosa può succedergli, può essere criticato, osannato; può dar vita a nuovi libri, comunque sia, vivrà senza di noi, ha un presente che conosciamo e un futuro di cui non sapremo niente, però lo abbiamo creato noi! Auguroni!
RispondiEliminaE' verissimo Marcella e tu lo sai. E' comunque una forma di vita, dalla forma cartacea.
EliminaGrazie
Tanti auguri Raffaella :)
RispondiElimina:) grazie a te, cara.
EliminaÈ vero c'era una bellissima energia quel giorno. A me hai regalato nuova speranza, ed è stato bello esserci, conoscerti.
RispondiEliminaSe solo fosse servita a farti vedere anche solo un pò di luce, allora ne è valsa proprio la pena.
Eliminasenza parole.......non potevi descrivere in modo più bello la tua presentazione. a prestissimo;-))
RispondiEliminaCara..spero proprio di riuescire a farla a Roma, così ci vediamo di persona.
Eliminap.s.
non ho ancora chiamato Francesca....
in bocca al lupo, che bello dare alla luce un libro!
RispondiEliminaCrepi, in senso metaforico, ovviamente.
EliminaSi è una bella emozione.
uauuu, leggendo questo post sono rimasta senza parole, complimentiiii
RispondiEliminaGrazie, ma senza di voi non ci sarebbero ne emozioni ne parole.
EliminaAvrei voluto essere lì.... che emozione grande sai regalarmi! Ho divorato il tuo libro, ogni tanto rileggo qualcosa per memorizzarla, per concretizzare le mie sensazioni. Ne ho parlato persino con mio pade che l'ha suggerito ad una sua amica infertile e fivettara. Lunga vita al tuo secondo "figlio" :****
RispondiEliminaCara, tu c'eri. Eri lì con me. Nel mio cuore, dentro il libro.
EliminaPeccato essere così lontane, ma ti sento comunque vicina.
RispondiEliminaHo iniziato a leggere il libro e mi faccio trasportare da te, mi perdo in quello che scrivi, sai davvero emozionare.
E ti meriti ogni cosa bella che questo libro porterà.
Hai ragione, mi puiacerebbe molto essere più vicine. Magari mi faccio un giro e vengo a conoscervi. ma tu sei super indaffarata con il nuovo lavoro e altro.
EliminaSono così felice che il libro ti piaccia...mi piace pensare che le persone che stimo e apprezzo faciano lo stesso con me.
Non vedo l'ora di leggere ciò che hai scritto, ciò che hai deciso di regalare al mondo, ciò che hai pensato e trasformato in parole, in immagini che si formeranno nella mia testa mentre leggo. Perchè io mi faccio i miei film in testa leggendo i libri che altri scrivono...
RispondiEliminaCara anche io mi faccio dei film pazzeschi. Il brutto è che li faccio anche quando vedo la gente in coda, o alle casse di un supermercato, o in tram...e invento cose buffe.
EliminaBah, saremo mica matte?
Ma matte buone.
SI, SI MATTE BUONE...MI PIACE!!!!
Eliminache emozione le tue parole...non riesco fino in fondo ad immaginare una gioia e una completezza più grande di quella che devi aver provato tu, preentando il frutto di te stessa, il libro, Daniele, al mondo.
RispondiEliminaGrazie per questo.
Grazie per il coraggio.
Grazie per l'amore e la generosità che metti nelle tue parole e nei tuoi gesti spontanei.
buon viaggio libro.
Grazie a voi, perchè questo viaggio senza voi non sarebbe stato possibile.
EliminaQuante emozioni!
RispondiEliminaIn bocca al lupo, libro :-)
Grazie Adriana,ne sono travolta.
EliminaOoh che emozione!
RispondiEliminaL'ho letto tutto di un fiato pure io, l'altro giorno, prima di partire con la Picca alla volta del mare, e mi e' sembrato di essere tornata indietro nel tempo, ad un pezzo del mio cuore che sara' sempre li, a ricordarmi cos'e' la vita e cosa sono le cose importanti. Grazie di aver messo su carta quello che tutte noi sentiamo, e di averlo fatto con il tuo inconfondibile stile intenso e sincero!
Ho comprato il libro,io non sono brava con le parole come te,ti dico solo che e' bellissimo,mi ha fatto emozionare,un abbraccio,ciao.
RispondiEliminaOgni fase di questa tua avventura è molto emozionante, è come viverlo sulla pelle.
RispondiEliminaE sei solo all'inizio ... hai dato voce a tanto dolore e a tanta felicità, bravissima.
Un'emozione unica, che spero di provare un giorno :-)
RispondiEliminaRaffa è già emozione leggerti nei post, figuriamoci nel libro :D l'ho ordinato. L'Augurio è che prima che trovi la sua collocazione abbia girato il mondo in lungo e in largo, poi stanco si adagi nel luogo che sceglierà e vivrà nel ricordo dei suoi meravigliosi tragitti! Ti abbraccio cara!
RispondiEliminaSi tocca con mano la tua gioia e la tua soddisfazione, come se fossi un po' incredula che questo sogno cosi ambizioso si sia realizzato, sei brava, complimenti davvero!
RispondiEliminaSpesso le cose più giuste da fare sono le più difficili.
RispondiEliminaQuesta esperienza deve essere stata meravigliosa e difficilissima. Sei una grande, Raffaella, non mi stancherò mai di dirtelo!
Raffaella che meraviglia!!Complimenti!Brava!!Bella e brava!:-)
RispondiEliminaOra devo assolutamente comprarlo!! So già che leggerti mi farà bene! Ora più che mai!
Ti abbraccio con affetto!!