Uscì un coniglio dal suo cappello
e corse veloce verso le quinte, dileguandosi dietro il sipario.
Il mago lo guardò sorridendo.
Il cuore gonfio di inquietudine
batteva un ritmo accelerato; avrebbe conosciuto il mondo e il suo popolo, non
più filtrati dalle trame di un cilindro di scena.
Le orecchie rivolte all’indietro
in una posa aerodinamica, il naso in movimento, teso nello sforzo di
riconoscere odori a lui estranei, gli occhi vivi e vigili, puntati come armi su
obiettivi da identificare.
La curiosità più forte della
paura, più ipnotica del canto delle sirene.
Corri, corri, corri coniglio a conoscere le meraviglie del
mondo, luogo tortuoso dagli infiniti anfratti.
E corse.
Corse attraverso le strade della
sua Samarcanda, ma vide uomini coperti da cartoni lungo i margini.
Corse su colline d’erba e vide
distese di croci bianche senza nomi.
Corse allora le coste di un mare
dal colore incerto e umiliato.
Si imbatté nel compromesso ma non
lo riconobbe; si interrogò sulla natura degli elmetti molto lontani dai
cilindri a lui noti.
Piegò le lunghe orecchie sotto i
suoni delle sirene, annusando il profumo acre delle macerie e del pianto.
Incontrò un vecchio che gli
presentò la solitudine, mentre una bambina gli raccontò di abbracci ambigui.
Corse quindi dall’altra parte del
mondo, su terre ferite, bruciando i confini di dittature e democrazie.
Corse più veloce del vento e non
capì.
Con il naso rivolto all’insù, lo
sguardo verso il cielo, rimpianse la magia della sua casa.
Et voilà!, con un balzo rientrò nel
suo cappello.
Il mago sorrise, sapeva che
sarebbe tornato.
Ogni volta rimango incantata dalle tue parole....
RispondiEliminaBellissimo e tristissimo...
RispondiEliminaCome saltella il coniglietto, sembra di vederlo. Ti segnalo questo post, un altro coniglietto che "finirà" sulla luna.
RispondiEliminahttp://insidetheobsidianmirror.blogspot.it/2012/08/la-fiaba-del-coniglio-sulla-luna.html
Lascialo scappare un'altra volta il coniglio e fagli vedere qualche bel posto, qualche bella persona. Tornerà lo stesso a casa ma magari con il cuore meno pesante ...
RispondiEliminaLe tue parole sono bellissime ma oggi sono troppo di buonumore, capita poco ma capita :)
ah incanto!! Quante ne sa il coniglietto.
RispondiEliminaConiglietto!!
RispondiEliminama non poteva rassegnarsi a tanta tristezza, scappo`di nuovo e corri corri incontro`una coniglietta con gli occhi grandi che gli indico`la strada giusta. Insieme attraversarono verdi praterie, mangiarono carote squisite, videro montagne innevate e laghi d'argento, navigarono fiumi tranquilli e giunsero fino al mare. Li`si fermarono. Il coniglietto abbraccio`la coniglietta e la fece accomodare sulla sdraio gialla, poi sistemo`l'ombrellone e si mise a sedere sul lettino accanto. Fu un tramonto meraviglioso.
RispondiEliminaBello, bellissimo questo nuovo finale.....nei giorni rosei lo vedrò così, manca però l'aperitivo nella zampetta destra e un fiore blu, da donare a coniglietta in quella sinistra!
EliminaAdoro Alice nel paese delle meraviglie e bianconigliuo, poi....
RispondiEliminaHo adottato una gatta di recente che è il ritratto preciso del coniglio della storia. Anche lei corre, corre, corre... ti guarda curiosa con gli occhi perennemente sgranati, mangia di corsa guardandosi continuamente alle spalle.. poi torna a rifurgiarsi nel suo cappello a cilindro... però è tanto simpatica.
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