A proposito di Mimmo e del nome dato a
questo blog che, più che un nome pare uno scioglilingua. Mimmo non sta per Domenico,
né per Emilio, Emiliano o Emile. Sta per Mimmo, punto.
Il problema risiede nel fatto che nella mia
famiglia di origine (tendenza portata anche nella nuova) si usa dare nomi a
tutte le cose, animate e non, non sempre rispettando il genere cui queste
appartengono. La sedia così diventa, Piera la sedia, la macchina, Bianca la
macchina, o Peppetta la Jeppetta, Ernesto il bonsai e così via. Stesso dicasi
per le persone. Mia zia possiede un nomignolo ridicolo che le è stato dato a
tre anni e che mantiene tutt’oggi a quasi settanta.
Un giorno, la zia dallo strano soprannome
informandosi per telefono sullo stato di salute di mio figlio, chiese
amorevolmente come stesse Mimmino. Mimmino, chiesi io, perché Mimmino e non, il
piccolino, il piccolo, il bambino, come vengono chiamati tutti gli altri
neonati del mondo?
Il caso volle che quel giorno Daniele
indossasse una buffa tutina a righe bianca e blu che lo faceva somigliare
stranamente a un muratore in miniatura. Inoltre il processo digestivo del
piccino, particolarmente rumoroso, trasformò il pargolo, nel giro di dieci
secondi da muratore in erba a scaricatore di merci del porto di Marsiglia. Così
Mimmino diventò Mimmo.
Senza considerare che, per strane proprietà
transitive, le fidanzate o le sorelle di chi possiede soprannomi acquistano
automaticamente gli stessi nomignoli del compagno/fratello. Povera la Mimma,
quindi. O peggio, povera la ragazza dello smilzo che a centocinquantakhili
verrà ancora chiamata, Giovanna la smilza.
Bisognerebbe stare attenti prima di
attribuire nomignoli che si attaccano addosso come pulci, dico io. Parola di
Nasetta.
Per fortuna ci sono sempre i nick name, sono
più fighi dei soprannomi, ma hanno la stesa sostanza.
Allora nick name: Mimmo, lo smilzo.
Hahahaha ... mi hai fatto morire dal ridere! A casa mia (quella di origine)ognuno ha il suo nome, e basta: io sono Sara, mio fratello è Stefano, PUNTO. A casa di mio Marito, ognuno ha un nome diverso da quello dell'anagrafe, non chiedetemi perchè. Abbiamo anche rischiato di far saltare il nostro matrimonio quando abbiamo scelto di far celebrare il rito allo zio(suo) missionario in Venezuela e io, ancora ignara della cosa :-D, sono passata in parrocchia a dare il nome "finto"! E ho scoperto solo dopo 2 anni che la Nonna Lidia è la stessa Olimpia del citofono!
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