Ieri è successa una cosa che mi ha fatto
pensare a come, le persone che si reputano amiche nel più profondo del
significato del termine, si possano perdere nei periodi di svolta delle proprie
vite.
Perché l’amicizia è una cosa strana. Ha i
pregi dei legami e degli affetti sinceri, non prevede l’esclusività affettiva,
non ha le problematiche legate alla componente sessuale, ma sconta come tutti i
sentimenti, la fragilità dei cuori.
Parlo di quell’amicizia con la A maiuscola,
quella il cui grado di intimità reciproca è paragonabile solo a quella di una
coppia unita, a quei rapporti continuativi nel tempo che rendono le persone che
li vivono simili, al punto di confondersi l’un l’altro, che arrivano a
stabilire vicinanze emotive che sono doni.
Si tratta di quegli amici che condividono
con noi ogni momento, ogni sogno, ogni turbamento, con i quali procediamo lungo
gli stessi binari, dritti, precisi, senza mai curvare. E le loro emozioni sono
le nostre, i loro affanni ci fanno palpitare, i loro successi, gioire.
Sono gli amici che reputi fratelli o
sorelle, quelli con i quali probabilmente in un’altra vita eravamo parenti. Che
ti dicono quello che sei, quello che potresti essere, quello che è meglio che
non diventi. Che stanno lì nel bene e nel male, che non ti mollano nelle
perdite, negli abbandoni, ti sorreggono, ci sono. Nei giorni sì, in quelli no,
in quelli così e così. Non a intermittenza, non a fasi alterne.
Ci sono e basta.
Sempre.
Contribuiscono alla costruzione metodica
delle tue parti, nessuna esclusa. E in quelle parti si mescolano i loro
elementi, in un groviglio di contaminazioni.
Poi accade che, per uno dei mille motivi che
arrestano i percorsi e i viaggi intrapresi insieme, uno dei due resti indietro.
Succede che uno viva delle esperienze che toccano la sorte solo di uno dei due.
Succede che un legame, un trasferimento, un’unione, una maternità, un
innamoramento ci allontani irrimediabilmente. E quello che non avresti mai
pensato possibile, succede. Capita che ti separi, ti discosti. Ti trovi
talmente altrove rispetto all’idea di amicizia che ti legava a quella
determinata persona, da esserne ferito, disorientato, solo. E non sai neanche
il motivo per cui solo fino a ieri avresti potuto giurare che meglio di lei, di
lui, nessuno al mondo ti conosceva. Perché è con lei/lui che hai pianto per un
amore finito, per quella volta che hai creduto di esplodere dalla felicità,
perché è lei/lui che ti conosce come e meglio di tua madre. Perché a lei/lui
hai detto cose che nessuna madre saprà del proprio figlio.
Eppure, malgrado l’amore, l’affetto, la
stima o il rispetto che ci lega, ci si può allontanare anche dal proprio
miglior amico. Catapultarsi reciprocamente dall’altro lato del globo e perdersi
nella distanza. Perché gli amici, sbagliano. Perché io mi farei ammazzare pur
di non ferire un’amica, la sua famiglia diventa la mia, perché lei è la mia
famiglia, animali inclusi. Ma come dice Barbara, http://pezzodicuore.blogspot.it/2012/04/stand-by-me.html“gli amici sono persone e in
quanto tali fallibili e se ci si fa male a volte non lo si fa apposta, o non si
voleva o non si è potuto fare altrimenti”, oppure si è stati superficiali, poco
attenti, distratti.
Ma in virtù dell’amicizia, non si può
passare sopra a tutto. Non si può credere che tanto lei o lui capiranno, perché
è sempre stato così, perché chi ha più buon senso lo adoperi, perché sono io
che in questo momento ho più bisogno e lei/lui dovrebbe capire.
A volte capire non basta.
“Non passa senza passarci insieme, se ci si
ferisce senza accorgersene, se si manca senza rendersene conto, se si calpestano
involontariamente (a volte solo per noncuranza) sentimenti ed emozioni, bisogna
riconoscerlo, bisogna imparare a dire "mi dispiace" e "come
stai?" e "posso fare qualcosa per rimediare?.
“Perché l'amicizia ha un grosso vantaggio
sull'amore: è una minestra che riscaldata, può anche essere più buona”.
Forse.
O forse bisognerebbe tramutarla in altro.
Perché quello che era difficilmente torna come prima.
Bisognerebbe capire come era fatta questa minestra.
Magari basta togliere il brodo e farne una
frittata.
Magari riscaldandola basta aggiungerci dei
crostoni di pane.
Magari.
che bel post
RispondiEliminaSe me o dici tu, finisco con il crederci.
Eliminaio preferisco sempre allontanarmi
RispondiEliminatenere i bei ricordi prima di arrivare allo scontro
che cancellerebbe l'amicizia che c'è stata.
sparisco così
senza apparente motivo
quando ho sentore che la tempesta stia per arrivare.
per amicizia
hai ragione
non si può passare sopra a qualunque cosa.
un abbraccio
Adelia
Anche io faccio così Adelia. Non dico cosa mi ferisce, perchè credo che chi mi conosce dovrebbe capirlo. Poi però, passo dalla parte dl torto perchè non si comprende il mio allontanamento. E pensano che sia strana perchè sono stanca.
RispondiEliminaIo lo lascio credere...
Idem!
Eliminati invidio solo per il fatto di averla conosciuta un'Amicizia del genere.
RispondiEliminaio non ho mai potuto permettermela, un'amicizia così. e così non ho potuto imparare a coltivare un'amicizia.
ti invidio.
che la minestra si possa o no riscladare e trovare un sapore come o meglio di prima, è bello che tu possa aver potuto assaporare una minestra del genere.
Forse hai ragione. Le amicizie sono doni e come tali dovremmo accettarli senza porci tanti problemi consci della ricchezza di certi incontri, indipendentemente dagli epiloghi. Il problema è che uno mette molto nei rapporti,da il meglio di se e quindi la delusione è proporzionale al grado di affetto.
RispondiEliminaIo ero come te, fino a poco tempo fa, e ho imparato a mie spese, forse anche come forma di difesa, a "prendere" ciò che ogni amico può "dare" senza pretendere nulla in cambio... però mica è facile!
RispondiEliminaPer niente facile.
EliminaSi hai ragione, non sempre l'amico deve capire, non sempre quello che sbaglia deve essere giustificato ed è' inevitabile che se c'è un distacco, difficilmente tutto tornerà come prima ma ciò non vuol dire che quello che c'è sato finora, non sia vera amicizia o vero sentimento. Semplicemente la vita scorre e ci porta in direzioni diverse. Dico questo perché mi è capitato, e tutti prima o poi, abbiamo a che fare con un'amicizia che inspiegabilmente finisce, però so, e ne sono certo perché è il cuore che me lo dice, che finché c'è stata, era un'amica vera!!!!
RispondiEliminaHai ragione, la vita scorre e ci porta in direzioni diverse. Poi magari ci si incontra di nuovo. Magari, appunto.
EliminaChe bel post!
RispondiEliminaIo ho una sorella scelta, a volte ci siamo allontanate senza motivi particolari e poi ci siamo ritrovate più forti e complici. Siamo amiche da ventisei anni.
Ventisei anni, una vita!
EliminaSpiace, non sono a favore delle minestre riscaldate. Che siano amori o amicizie.
RispondiEliminaIn linea di massima neanche io, poi la vita impone, a volte, dei piccoli compromessi.
EliminaI rapporti, siano amicizia o convivenza, vanno coltivati e curati giorno per giorno, con costanza, da entrambi.
RispondiEliminaEd entrambi devono aver la capacità di comprendere l'altro, e perdonare i suoi errori, sperando che questo aiuti a far perdonare anche i propri.
Se questo non succede, è la vita che scorre. Talvolta è come un isola nel fiume, che separa due vene d'acqua per un po', e poi queste si ritrovano. Altre volte invece si è nel delta, e i rami non si incontreranno più, se non per caso, nel mare.
That's life!
Grazie,ne avevo bisogno.
EliminaL'amicizia con la A maiuscola, un'ideale che nelle manifestazioni reali diviene sempre imperfetta.
RispondiEliminaFa parte del gioco, delle fasi della vita, la senti forte meno forte, assidua o incostante. Ma come tutte le cose della vita può nascere e trasformarsi in qualcos'altro.
Diciamo che mi sono dovuta arrendere all'evidenza e convincermene per non soffrire troppo davanti le inevitabili delusioni.
Poco male.
Stessa cosa per me Valeria, quoto in pieno.
EliminaMa cara Raffaella, tu mi leggi nel pensiero. Oggi pensavo anch'io all'amicizia e mi sono riletta questo mio post e me ne sono scritta un altro in testa, che adesso metto giù.
RispondiEliminaSai che mi è piaciuta la storia della frittata, meglio della minestra riscaldata, meglio rovesciare proprio tutto.
Oppure, se non ne vale la pena, lasciar perdere, ma è sempre così difficile per me....
Anche per me cara Barbara...
EliminaCi ho scritto sopra qualche post fa proprio perché a me sta capitando in questo periodo di mangiare una minestra riscaldata (o forse adesso è una frittata ... belle queste metafore!) e devo dire che non mi dispiace affatto.
RispondiEliminaOvvio che l'intimità del passato non si potrà ricreare ma una grande amicizia ha sempre qualcosa da regalare se si riesce a sospendere il giudizio.
Sospendere il giudizio, mi piace l'idea ma un conto dirlo un conto riuscire a farlo.
Eliminac'è da dire, a parer mio, che un'amicizia non può vivere solo ricordando la gloria passata.
RispondiEliminaNo va costruita, alimentata, sorretta. Hai ragione Sandra.
EliminaNon sono in un periodo facile e/o felice per quanto riguarda l'amicizia, ne ho perse diverse ultimamente e ci ho sofferto, pero' quello che ho vicino sono solidissime.
RispondiEliminaCi sono anche quelli virtuali, no? Mi piace pensare a voi come nuova ricchezza interiore.
EliminaAssolutamente sì! Evviva le amiche blogger! Ehm confesso che più di una volta ho avuto voglia di prendere e partire x conoscervi di persona ;-)
EliminaLe amicizie quando finiscono fanno davvero male. Quelle vere non dovrebbero finire mai, ma, aimè, succede. Rimettere insieme i pezzi di strade percorse insieme e poi interrotte non è semplice. A volte si dubita che tutto ciò che si è passato insieme non sia mai stato davvero reale e meraviglioso e si teme che la spada di Damocle del tradimento fosse sempre stata sopra la nostra testa senza che ce ne rendessimo conto. Accettare che le cose belle finiscano è difficile e porta a chiudersi in se stessi e non accettare più le cose belle perché ne portano con sé di brutte. Come ogni ferita dell'anima, non sempre un'amicizia tradita si può rimarginare. Anche il perdono a volte non basta.
RispondiEliminaIo mi sono commossa. Con questo post mi hai abbracciata, senza volerlo.
RispondiEliminaGrazie, me lo salvo. Nel pc, e nel cuore.
Bellissimo post! mi hai ricordato il mio rapporto con un'amica. Un legame fortissimo che purtroppo ha rischiato di deteriorarsi perché la vita aveva messo entrambe davanti a delle scelte. Per fortuna l'amicizia ha vinto su tante difficolta e incomprensioni e ci siamo ritrovate. Ma non è stato un bel periodo... Tuttora siamo lontane e chissà quando ci rivedremo...
RispondiEliminaIo ho recuperato un'amicizia (che prima forse non era nemmeno tale) a distanza di 10 anni. Ci siamo riscoperte e ci siamo conosciute di nuovo. Bellissimo!!
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