mercoledì 28 novembre 2012

We want you

 
Odio chi mi mette le mani nei capelli, parrucchiere compreso, chi cerca di toccarmi non autorizzato e non sopporto che mi guardino i piedi.

I piedi sono zona off limits.

Ma una cosa che ho sempre amato del tempo trascorso dal coiffeur sono la pila di settimali, quotidiani, mensili che puoi leggerti senza sentirti in colpa.

Eh già.  Il senso della colpa viene meno perché, primo, puoi leggere giornali per cui non hai speso euro sottraendoli al bilancio familiare, secondo, puoi prenderti tutto il tempo che vuoi, tanto sei dal parrucchiere e devi aspettare il tuo turno, terzo, adoro l’odore della carta patinata, le foto, perdermi nei gossip e credere che le quarantenni di oggi siano le ventenni di ieri. Lo leggo sempre, alla fine finirò per crederci.

Ho sempre letto il rito del quotidiano dopo il caffè mi accompagna come i lacci alle scarpe con i lacci, appunto. I libri alimentano la mia fantasia e leggo pure le etichette delle bottiglie dell’acqua minerale in mancanza di altro. Quando poi mi annoio proprio, scrivo, almeno ho qualcosa da leggere. Ma c’è un tipo di settimanale, quella categoria di riveste, o sarebbe meglio definire di magazine, che fa riemergere la parte femmina che c’è in me.  Se ce ne rimane. Sì, quei magazine che sono un mix di bellezza, moda, glamour che ti fa scordare le ore buie e ti fanno sognare. Magari non te ne frega un’acca dei consigli dell’esperto in materia di abbigliamento, magari c’eri arrivata anche da sola che il verde bottiglia e il bordoux erano i colori delle sfilate dell’autunno-inverno 2012-13 che a trovare un maglioncino bianco, manco a parlarne. Magari la tendenza ti fa schifo e tu sei pure una di quelle che dal coro è sempre voluta uscire. Però, però, davanti a quelle sfilate, davanti al luccichio dello sfarzo, di fronte alla vita e alla sua leggerezza, tu proprio non resisti. E allora ti riappropri della parte fashion che c’è in te, quella che non ha a che fare con i pannolini, con le guerre, con il dolore, quella che si discosta tanto dalle maternità in provetta, dalle solitudini dei sud del mondo, quella parte che sai che un tempo era in te e oggi se n’è andata sottobraccio alla singletudine, lasciandoti un biglietto con su scritto”E’ stato bello, ma sei cambiata da quando ti ho incontrato”.

Tra tutti i magazine di tipo fashion, ho sempre amato Grazia. Non lo dico perché con questo post partecipo a”Blogger we want tou” organizzato dal magazine in questione. Lo dico perché è sempre stato così.

Grazia ha sempre svettato sulle altre riviste dello stesso stile. E l’ha fatto perché ne aveva uno suo, di stile. Un’eleganza innata, andava dritta, dritta, a conquistarsi target alti, aspirando al meglio, con il rischio di perdere dei lettori, ma con la determinazione di puntare oltre. Ho sempre pensato questo, di Grazia. Che fosse una tipa snob, una di quelle con la puzza sotto il naso, di quelle che ti dicono pane al pane e vino al vino, con una classe tale che, dopo le ringrazi, anche se tra le righe ti hanno detto che non vai tanto bene. E’ che per dire, scrivere, parlare, toccare certi argomenti, ci vuole la sostanza dei grandi e la forma dei signori. E Grazia ha entrambe le doti. Mi piace leggere l’attualità filtrata dal suo staff, mi piace la sua linea editoriale.

Ora, Grazia cerca blogger e certamente il mio blog è molto lontano dall’idea di fashion blog. Ma se Mammamimmo fosse votato ed io diventassi una blogger di Grazia, occupandomi di contest tematici, potrei parlare di fecondazione in vitro e potrei farlo a un pubblico più vasto. Del perché loro dovrebbero scegliere il mio blog, a pensarci bene, non lo so.
 http://blogger.grazia.it/images/blogger/js/badge.js?blid=0
 

 

10 commenti:

  1. Risposte
    1. Grazie ma ho qualche problema con il link. Non rieco a compleare l'operazione.

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  2. Interessante, ma anche il mio non è un fashion-blog. Voterò il tuo!

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  3. grande, come potrei non votarti?! (sempre se capisco come si fa!)

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  4. ovvio che ti voto anch'io, sistema il link ed arriviamo!

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  5. Grazia!!!! Lo rubavo alla zia e ora dopo averlo comperato e letto, glielo passo......quasi quasi partecipo....però ti voto!!!!

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  6. Ma lo sai che anche io detesto chi mi tocca i capelli e non ti dico dei piedi!!
    E non sono una fashion victim, ma proprio non sono fashion!!
    Quindi voterò il tuo blog:))!

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