lunedì 14 maggio 2012

I calamari ripieni di loro stessi


Ieri sera ho visto un film carino; c’era una tizia, aspirante scrittrice, annoiata e in cerca di editore che, a un certo punto apre blog per circa un anno, cucina 365 piatti e circa 560 ricette e puah, diventava ricca e famosa, grazie al passaparola dei suoi lettori, a dei piatti strepitosi e a un discreto culo. Questa la trama, più o meno. Sarà stato per il film, o perché avevo già in mente di farlo, ma oggi vi parlerò dei calamari ripieni di loro stessi. In verità la ricetta non ha niente a che fare con i calamari, trattandosi d’involtini di pesce spada.  La storia dei calamari trasformati in involtini, comincia così. La mia amica che viaggia molto, è convinta di aver mangiato a casa nostra i famosi calamari ripieni di se stessi. Ora, può anche darsi che sia come dice lei, ma io non lo ricordo affatto. Comunque, siccome tutte le ricette che vi propinerò sono farina del sacco di mio marito che, guarda caso cucina benissimo (sì, guarda anche il bambino, cambia i pannolini, fa la spesa, stira, pulisce e monta mobile Ikea, ma purtroppo era l’ultimo rimasto al negozio dei mariti e lo sconto nasconde anche qualche piccola imperfezione) e che neanche lui ricorda di aver mai cucinato sti calamari, noi supponiamo che la mia amica li abbia mangiati a casa d’altri, ma non volendola contraddire abbiamo raggiunto una specie di compromesso offrendole al loro posto, degli involtini alla messinese che, pare abbiano temporaneamente distratto la mia amica, anche se credo che difficilmente abbandonerà l’idea dei calamari. Conto molto sulla sua nuova filosofia cruelty free.
La ricetta.............
Allora, recatevi nella vostra pescheria di fiducia, se gode la fiducia di altri va bene lo stesso e fatevi dare delle fette di pesce spada. Potreste anche farvi dare un pezzo di  spada e poi farci voi stessi delle fettine sbattendo lo sventurato pesce con il battiarne, ma vedo più complicata la faccenda. Quindi, se la pescheria è di vostra fiducia, che sia all’altezza del termine e tagli ste’  fettine, altrimenti, cambiate pescheria. Riguardo alle dosi, gli involtini che verranno fuori sono buonissimi e anziché rimanere con la voglia, comprate più pesce di quanto il vostro buon senso non suggerisca pensando che mangerete pesce che proverbialmente non ingrassa ma aimè costa un botto.
Una volta ottenuti i vostri filetti di spada, metteteci sale, pepe e limone. In un recipiente a parte, mettete in parti uguali pan grattato, pecorino, capperi, prezzemolo, ancora limone, acqua e impastoiate il tutto. Poi riempite con l’impasto i vostri filetti e avvolgete facendo degli involtini. Chiudeteli con degli stecchini e ripassate gli involtini nel composto con cui li avete farciti. Mettete in forno per circa venti minuti, fino a quando non saranno dorati.  Ed ecco pronti i vostri calamari ripieni di se stessi.
Abbinateci del vermentino di Sardegna.
Piacciono a tutti anche a chi non ama il pesce, ma in tal caso, perché non continuate a mangiare carne al loro posto se tanto non vi piace il pesce? Risparmiereste un gran da fare.

4 commenti:

  1. ...trying to quit fish...tofu ripieno di tofu?

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  2. ...ok diciamo che comunica qui ora...il codice? lo devo mettere ogni volta?

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  3. cmq i calamari ripieni di loro stessi sono gustosissimi!! e molto semplici da fare! se vuoi ti do la ricetta!

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