mercoledì 22 maggio 2013

Lo schiaffo del cielo


Un pugno. Un colpo improvviso che spiazza, annienta, disperde la vita.

La natura mi spaventa, inchiodandomi anche il respiro. Immagino quel cielo che si fa metallo, il rumore che assorda e penetra nel cervello. Pochi secondi di una violenza inaudita. La forza e l’intensità del rancore del cielo. E dopo il niente. Macerie. Nessun motivo, nessuna ragione, nessun capro espiatorio se non un Dio offeso.

Oggi leggo di “bimbi minuscoli dentro vestiti inzuppati” e “piccole macchie di colore in mezzo al piombo”. E mi arriva in faccia la sberla dell’apocalisse.

So che domani dimenticheremo. Lo facciamo sempre.

Per sopravvivere. Per non annegare. Voglio andare a riprendermi mio figlio appena lasciato all’asilo e voglio stringerlo forte, forte quasi a soffocarlo. Per me, per lui, per Moore, per Oklahoma city, per quel padre accartocciato su se stesso, come le auto rivolte con le ruote all’insù, che sa che quella cosa cattiva venuta dal cielo non gli restituirà nessun abbraccio.

9 commenti:

  1. Eppure dimentichiamo sempre, come hai detto tu. Lo facciamo per sopravvivere al dolore e perché in molti casi non esiste spiegazione al dolore. In questi giorni non riesco a guardare la TV ne a leggere i giornali, forse e' vigliaccheria o solo un metodo per proteggermi dalle lacrime, ma la realtà e' sempre più spesso simile ad un film dell'orrore ed io non sono così forte da affrontarla.

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  2. Io ti direi va a prendertelo subito, il tuo bambino e sbaciucchiatelo tutto fino a quando avrà le guancie rosse. Questi eventi ci insegnano che l'amore non deve attendere. Mai.

    Un bacio Raffaella

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  3. Ci pensavo ieri.
    La furia della natura davanti alla quale non siamo nulla.

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  4. La paura più grande...e il senso di impotenza... l'unica risposta è vivere come se non ci fosse un domani.

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  5. E' terribile quanto è accaduto in Oklahoma, è terribile tutto ciò che accade di brutto e di osceno ai bambini in ogni parte del mondo e ogni giorno. La furia della vita sempre più spesso mi mette paura e mi vorrei tenere per sempre il mio bimbo fra le braccia, al riparo da ciò che c'è là fuori!

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  6. la furia della natura
    le guerre
    la follia di un momento

    quanto dolore..

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  7. Mia mamma dice sempre che con quattro figlie è come se dovesse moltiplicare tutte le preoccupazioni x4. Tremendo in queste situazioni anche solo aver la preoccupazione di essere rimasto tutto intero, figuriamoci se ci sono anche le proprie creature nel mezzo...un abbraccio a tutte le anime che si sentono perse adesso. E un abbraccio a te.

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  8. Io non ce la faccio neanche a vedere le immagini in tv. Sto male a pensare a quei bimbi e ai quei genitori.

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  9. Che bello questo pensiero. Ieri guardavo le immagini dei genitori che cercavano I bimbi radunati con le maestre, in mezzo al niente in un tappeto di calcinacci, quando un papa' abbraccia forte il suo bimbo con I pantaloni bagnati di pipi. Ho avuto tanta pena, ho pianto col cuore stretto, e lo sto facendo ancora adesso. Chissa' che paura hanno avuto, piccoli cuccioli.

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