martedì 7 ottobre 2014

Le regole del blog


Ci sono delle regole precise per scrivere sul web.

Chi gestisce un blog, dovrebbe saperlo.

I post devono essere brevi, catturare l’attenzione, non copiati. Le citazioni dovrebbero essere virgolettate e riportare le fonti.

Chi scrive deve farlo regolarmente, rispettare le scadenze e non sparire dalla circolazione per mesi.

Gli argomenti dovrebbero essere interessanti, no a spannolinamenti e caccole se non aggiungono qualcosa di nuovo o di utile.

Si scrive per se, per farsi conoscere, per far conoscere la propria esperienza nella speranza che possa aiutare altre persone che vivono lo stesso problema, fase, periodo, malattia, passione.

In una parola, per condividere.

Chi scrive dovrebbe essere almeno un po’ interessante, non annoiare con aneddoti personali che importano a pochi.

Nel mare magnum del web c’è un sovraffollamento di notizie, informazioni e dati reperibili. C’è tutto a portata di tutti. Tutto è molto semplice e diretto e se non si ha qualcosa di nuovo da dire, meglio non aggiungere abbondanza all’abbondanza.

In questo oceano di comunicazione, voci e notizie, mi sono chiesta più volte quale sia il posto di mammamimmononsolo, specie alla luce delle ultime conquiste nel campo del mondo della fecondazione in vitro. Se non sia anacronistico lo scopo con cui è nato, se non sia utile come, forse e spero, lo sia stato, un tempo.

Del resto penso che, la mia quotidianità non sia così speciale da essere trattata e sviscerata in post senza un senso particolare.

Non aggiorno il blog, come vorrei. Non scrivo, come vorrei, non commento gli altri blog, come vorrei.

Non faccio to do list, non faccio l’elenco delle dieci cose che…, non prometto dimagrimenti in tre mosse vincenti, non faccio vignette, non do ricette.

Per mancanza di tempo, di organizzazione e forse, chissà, di stanchezza.

Ma voglio un gran bene a mammamimmonosolo per quello che rappresenta, per le persone che mi ha fatto incontrare, perche dietro ad alcuni commenti ci sono alcune delle persone più belle che io abbia mai conosciuto.

Ho un debito di gratitudine con questo spazio che mi ha riempito ed ho riempito con pezzi di me. Forse i migliori, consegnati a chi è passato, anche solo per un momento.

Perché mammamimmononsolo significa, per me, maternità.

Quella maternità che è oltre la fisicità del più bello degli abbracci, la maternità legata al pensiero di un figlio prima ancora che nasca.

La maternità come contrario della solitudine che ci libera dall’isolamento dandoci la possibilità di cambiare, di salvarci, ridisegnandoci.

Una maternità fatta dell’ascolto del bambino che vuole o non vuole venire. Di quel canto lontano che rimanda al desiderio, quello che muove, quello che alimenta, quello che sa di mare.

Che crea conchiglie.

Una maternità che sa di comprensione per i difetti, di indulgenza per la debolezza, di compassione per il dolore.

Una maternità che ricorda l’odore dell’affetto, per il proprio, come per il figlio altrui, per la persona, per l’altro.

Oggi mio fio figlio mi ha annusato, spiegandomi quanto gli piacesse il mio odore, che profumava di morbido.

Ecco, volevo chiudere mammamimmononsolo, ma certi odori hanno un sapore e posseggono la presunzione di congelare frammenti di emozioni. Mi resta in bocca un sapore amaro se penso di svuotare questo luogo-non luogo. Un sapore brutto.

 

 

 

30 commenti:

  1. Tu sai mettere nero su bianco le emozioni come nessun'altro. Punto. Certi tuoi post mi hanno fatto venire i brividi e commuovere, non credo sia una cosa da poco. Fregatene delle regole dei blog, e chi le stabilisce? Scrivi quando vuoi, quando puoi, senza paletti. E' sempre un piacere per l'anima leggerti. TVB

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    1. Tu sei una di quelle persone di cui parlavo. Persone a cui voglio bene che, seguo, leggo e penso con affetto. Un'amica, cara e ti voglio bene anche io. Molto. Grazie

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  2. Raf, e' vero che nel mare magnum del web c'e' tutto. Ma nessuno di noi arriva veramente a tutto, e percio' se chiunque di noi, nel suo piccolo, si fa portavoce della sua piccola banalita' :) puo' raggiungere tanti altri.
    Fermo restando che niente di quello che tu scrivi e' mai banale. Ma 'ndo vai??

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    1. Ahaha, 'ndo vado? Ho solo paura che la mia banalità non serva poi tanto...

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  3. ma perchè chiudere?
    io chiudo periodicamente il sipario, ma poi ritorno. Ma lo faccio perchè sono arrabbiata o perchè non ho voglia di condividere, ma non mi sento mai in dovere di dare spiegazioni. Il blog è la tua vita, sei tu. Non devi spiegazioni se in un certo periodo di tempo non scrivi. Tu sai perchè. A volte non c'è nemmeno un vero motivo. Non è giusto andarlo a ricercare. Io non credo che un blog sia uno spettacolo teatrale al quale noi lettori assistiamo. Alcuni bloggers pensano sia così, e infatti si rivolgono al pubblico, parlano in terza persona. Tu no. Il tuo è un percorso, e un grande lavoro, che ha spalancato porte e rotto silenzi.
    Io credo che tu debba riflettere su questo.

    un abbraccio

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    1. Tu sei balsamo per la mia anima. Ho tanto su cui riflettere. Grazie amiaca mia.

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    2. Tu sei balsamo per me. Ho tanto su cui riflettere...e lo farò seriamente. Grazie dal profondo perchè è garzie a questo spazio che ti ho potuto conoscere...

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    3. Ma grazie a te e al tuo affetto...!

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  4. Un blog è personale quindi non deve seguire altre regole che quelle che si impone l'autore.
    E' un mondo già troppo irregimentato questo, nel nostro diario facciamo ciò che ci pare.
    (e sottoscrivo il commento di allafinearrivamamma)
    Bacio.

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    1. Forse il probela sta proprio tra me e le mie regole, tra quello che vorrei fare e quello che non riesco a fare. E forse, mi punisco per cose su cui dovrei essere più indulgente. Il mio debito di gratitudine si allarga a dismisura...

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  5. Non credo sia una questione di regole: a me non piace non aggiornare il blog con regolarità perchè per me significa trascurare qualcosa che mi appartiene, così come busso sempre alla porta dei blog altrui per vedere cosa succede. Purtroppo la mia esperienza abbastanza articolata direi, mi ha insegnato che quando si chiude poi di solito si finisce per non visitare neppure gli altri blog, o almeno chi ha chiuso da me non passa più, colpa mia eh, non sarò stata capace di fidelizzare persone che però ritenevo amiche. In questo momento contiunuo ad amare molto la blogsfera che mi ha dato tanto, e io del resto ci ho anche investito parecchio, ma mi sento molto disincantata, quasi cinica a riguardo. Mammamimmo è un punto fermo per la PMA e tale rimarrà anche se lo chiuderai, potresti sempre aprirne uno diverso seguendo nuove inclinazioni, oppure be' fai quel che preferisci, noi siamo qua. Bacione

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    1. Sai Sandra, io non mi aspetto niente dalla blogsfera e non ci ho investito più di tanto. Ho investito sul messaggio che volevo veicolare, quello sì, non sapendo bene quanto potente potesse esssere la comunicazione. Ho solo paura di non riuscire a dare a questo spazio e alle persone che vi ruotano attorno, alla sua mission, quello che ritengo giusto dare. Mi sento in colpa quando non scrivo, come quando non chiamo un'amica, o non le scrivo anche solo per chiedere come sta. Quando non aggiorno mi sembra di tradire...

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  6. Io alterno momenti di silenzio ad altri di scrittura quasi giornaliera.
    Ti dico: fai quello che senti, ma mi dispiacerebbe se dovessi chiudere!

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    1. Non nascondo che sono molto combattuta sul da farsi: da un aparte penso:"Ma si, in fondo sono io che decido come e quando scrivere" dall'altra mi domando però se, in questo modo, io non venga meno ad una mia personale aspettativa...non so, sono confusa!

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  7. No, non chiudere.
    Chissenefrega delle regole. Servono a chi scrive per guadagnare, soldi o gadget, popolarità o ammirazione.
    Chi scrive solo per condividere, per scambiare pensieri, per riflettere insieme, lo può fare come e quando vuole.
    Scrivi e basta, io ti leggo e basta.

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    1. Ti ringrazio per la fiducia. Mi piace l'approccio del "basta"!

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  8. Non chiudere questo luogo colmo di sentimenti in cui sempre mi ritrovo, pensieri su cui mi soffermo pensando alla mia di storia, così simile alla tua, così ricca di emozioni difficili da descrivere alle quali sai dare voce dipingendo quadri bellissimi...con affetto...Sabrina

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    1. Queste sono le parole che mi spingono a credere che questo luogo sa essere magico. Ti abbraccio

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  9. Ma no dai, non chiudere, infatti...chissene delle regole, noi siamo sempre qui e ti leggiamo volentieri, come e quando vuoi scrivere!!!

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  10. Non ci sono regole, a parer mio, se non quelle che ci diamo noi stesse, soprattutto davanti a una tastiera :)
    Io scrivo sempre meno ma non ci penso minimamente al chiuderlo, il blog, vorrebbe dire chiudere una parte di me.
    Un abbraccio.

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    1. E' questo pensiero che mi far star male. Mammamimmononsolo e' forse la parte migliore di me!

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  11. credo anch'io che non esistano regole, se non quelle che ognuno si dà. la prima delle quali dovrebbe essere, secondo me, il piacere che chi scrive ne ricava. che sia svago, sfogo, stimolo, bisogno di condivisione, poco cambia: l'importante è che sia piacevole. anche sulla frequenza credo non ci sia un ritmo prestabilito che sia valido più di altri: c'è chi scrive e scrive ogni dì, e chi piazza un post al mese ma memorabile.
    ci sono blog funzionali, che danno strumenti e suggerimenti, blog di svago e diletto ed ispirazione, blog molto tecnici ed altri ricchi di frivolezze o ironia. ne leggo di tutti un po'. e poi ci sono quelli che leggo per il solo piacere della lettura, perchè scritti bene, nella forma e nel sentimento che muove quella scrittura. e per le riflessioni ed emozioni che riescono a scaturire dentro di me. il tuo è uno di questi. se dovessi smettere, mi spiacerebbe molto.

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    1. Grazie. Perché è una ricchezza sapere che persone profonde come te trovino qualcosa di bello qui.

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  12. Il blog nasce da una voglia di raccontarsi, da una passione. Perciò perchè chiudere se quando scriviamo questo ci fa star bene?? Io fossi in te continuerei!

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  13. Perché mi far star bene scrivere ma mi fa star peggio non riuscire a farlo come e quanto vorrei. Grazie comunque di questa tua.

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  14. Sono settimane che rifletto. Specialmente di notte, perché ho un sonno stupido che si lascia plagiare da un'insonnia femmina. E rifletto su tanta roba, come dice Anna. Su silenzi rotti e battaglie intraprese. Devo molto a questo spazio in termini di affetto e di responsabilità. La stessa che provo per le persone che mi leggono. Spesso i loro drammi, sono stati anche i miei, spesso ho pianto anche le loro lacrime. Forse troppo. Ma il troppo, come il senso di responsabilità, o quello legato alle regole di vita che uno si da, alle proprie aspettative, e' personale. Questo per dire che, non volevo certo ricercare commenti positivi o incoraggiamenti ad andare avanti solo per il gusto del'autocompiacimento. Quando dico che mi dispiace non riuscire a visitare i blog che amo, non riuscire a scrivere, non riuscire a sentirvi, dico che, vengo meno al mio senso di amicizia. E di questo me ne scuso. Perdonatemi. Spesso e' mancanza di tempo, non è distrazione. Vista l'insonnia, di notte, cercherò di scrivere, scriverci, viverci.
    Grazie

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  15. Io non darei peso a tutte queste regole. In blog come quello tuo esistono solo le regole dettate dal cuore.
    Rimani e scrivi quando ti va, se ti va. Come vedi siamo tutte qui :)

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  16. Alle volte magari serve solo una pausa ... come sto facendo io :)
    Ci sono momenti in cui le priorità si accavallano però anche per me sarebbe un grande dolore chiudere definitivamente il mio piccolo spazio, mi ha portato tanto, come dici tu.
    Quindi magari andiamo avanti, eh? ;)

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