venerdì 1 giugno 2012

Pomodori verdi fritti


Un Cappuccetto Rosso che non vuole andare dalla nonna, un ranocchio che non si trasforma in principe, un pesciolino chiacchierone e un pomodoro che sogna di rimanere verde. Sembra una lista sgangherata di personaggi, eppure proprio loro, in fila indiana, come un esercito senza guida è sbucato fuori dal web facendomi, inaspettatamente, imbattere nella penna della loro mamma. La penna è di Romina Tamerici, una ragazza di venti anni, che tra le mille cose che fa, tiene un blog e scrive fiabe. E’ brava Romina. Brava davvero. Brava come lo sono le persone dotate di talento, quelle che lavorano duro però, che non lasciano che questo dono sparisca con l’età, ma lo coltivano invece, lo covano, proprio come lo farebbe una madre con un bimbo nella pancia.

Mi piace questa ragazza, mi piace l’idea che nell’apparente piattume di una generazione che comunica attraverso SMS con la “K” all’improvviso sbuchi una giovane che racconta cose e le racconta con grazia e garbo. Mi piace pensare che se nutri le menti, queste, partoriranno idee.

Mi rendo conto che questo mio blog possa apparire leggermente schizofrenico, oscillando tra infertilità, concepimento e scrittura. E forse è così. Il fatto è che io non posso fare a meno di scrivere; potrei anche non saper fare a meno di procreare, ma data la difficoltà in questo campo, mi resta un tantino più facile svolgere la prima attività. Così capiterà che l’amore per la scrittura troverà spazio qui dentro. Sarà come immaginare una grande libreria. Ci saranno gli scaffali dedicati ai libri, quelli su cui giaceranno volumi di vita quotidiana, qualche giocattolo lasciato lì per caso, insieme a calzini spaiati, cose in disordine e ripiani dove mettere le cose preziose.

 E così la mia libreria.

A pensarci bene è così che è nato questo blog. Questo blog è nato perché ho voluto raccontare la mia storia. Le cose accadono, gli scrittori le raccontano e la vita scorre attraverso le storie che gli scrittori raccontano. Scrivo di, per, intorno a mio figlio e non solo, perché non posso non raccontare quello che mi emoziona, nel bene e nel male.

Anch’io ho parlato di ranocchi che non si trasformano in principi in altri post e mi sono sempre chiesta cosa sarebbe successo se Cappuccetto Rosso non fosse andata dalla nonna.  Mi sono sempre sganasciata dalle risate grazie ad una stupida barzelletta:” Due pomodori maturi camminano in mezzo alla strada. Il primo fa all’altro - attento alla ma’, chaff, e il secondo- quale ma’, chaff.”

Davvero idiota. Ma il pomodoro spiaccicato sulla strada esorcizza altri brutti pensieri.

Appena compro il libro, vi racconto perché il pomodoro protagonista del libro di Romina Tamerici, vuole restare verde. Per adesso immagino che sia per via della vicinanza dell’orto alla strada.

A presto

2 commenti:

  1. Ogni parola che io potrei dire adesso sarebbe completamente inutile. Potrei dirti che non dovevi, ma mi ha fatto piacere leggere queste cose. Potrei dirti che ti sbagli, ma voglio lasciare ai miei miseri talenti la possibilità di soprenderti. Potrei dirti che non so cosa dire e forse sarebbe la sola cosa sensata. Invece ti dirò grazie e me ne starò in silenzio, cosa che non sempre so fare. Insomma, grazie!

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