giovedì 18 ottobre 2012

Il segnavento sopra il tetto


Alcuni giorni portano venti irrequieti.

Brezze che muovono il bisogno di cambiamento.

Angoli di se da scoprire, luoghi lontani da raggiungere, amici da consolare, madri da abbracciare, vittorie da raggiungere, sconfitte da digerire.

Alcuni giorni hanno correnti strane. Ci soffiano dentro gli aliti degli dei, bizzarri, bislacchi, irriverenti.

E allora devi aprire le finestre ed ascoltare il borbottio dell’aria, seguire il tuo segnavento e lasciarti andare nella direzione che lo zefiro ci indica.

Oggi voglio ascoltare l’aria.

Indicami la strada.

10 commenti:

  1. In barca si chiudono gli occhi, e si ascolta il vento. Con il naso, con le orecchie...
    Non hai idea di quante cose ti indichi :)

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  2. adoro lettarelmente il segnavento come oggetto!
    baci grazie per le tue parole!

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  3. Eh si, lasciarsi andare è a volte il segreto. Fosse facile..

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  4. mi ha riportato a "Le nuvole" del grande De Andrè

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  5. Abbandonarsi al canto o all'urlo, il ruggito forse, di certi venti. Un abbraccio, mia cara.

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  6. Qui c'è tanto vento, te ne mando un po', così puoi trovare la strada più facilmente.

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  7. Io voglio seguire il mio segnavento tutti i giorni. Voglio correre nel vento e respirare a pieni polmoni ^^

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  8. Devo imparare a lasciarmi andare...

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  9. Anch'io devo lasciarmi andare... facciamo un bel corso collettivo?

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