mercoledì 24 ottobre 2012

Nevicano ciliegie


Per definizione, la mente di un bambino non ha logica. E’ il regno della fantasia, dove tutto si mescola, le cose realmente accadute, insieme a quelle desiderate, quelle inventate e quelle semplicemente credute.

La memoria prende corpo fabbricando sogni.

Così, nel comparto della testa, quello dove i ricordi si fanno miele e restituiscono giorni migliori rispetto al reale, resta una parte di noi che non sottosta a regole, non obbedisce alla ragionevolezza.

E allora nevicano ciliegie, piovono polpette e nessuno è solo. E allora dove finiscono, gli arcobaleni c’è il paradiso degli animali morti, dove finisce il mare, il cielo comincia.

E allora…

E allora mi girava nella testa una filastrocca. Da qualche tempo. E non sapevo se fosse un ricordo lontano, una cosa letta tanti anni fa, una favola raccontatami, una traccia d’infanzia. Nel limbo delle ombre, dove i flashback prendono un corpo sottile come la pergamena e niente ha una luce propria, ma la memoria è filtrata da mille contaminazioni, mi sono rivista piccola, piccola, lungo un corridoio lungo. E mi trascino dietro una cornetta finta di un telefono finto e chiacchiero:

«Pronto? Passatemi l'orso buono.
No, per il lupo non ci sono."
E pazienza, voi, sette Nani
ho detto vi chiamo domani,
ormai sono in comunicazione
col brigante Schioppettone
(che vociaccia che gli sento,
ma per telefono non mi spavento).
Invece questo vocino vocino
sicuramente è di Pollicino).
E adesso parlo con la Befana
o la fata Morgana?
Vorrei ordinare, per favore,
un anatroccolo col motore,
un orologio da polso di marca,
un cane cucciolo dentro una barca.
E poi basta: metto a riposo
il mio telefono prodigioso
o parla si guasterà
E chiamerà solo la gente
che esiste veramente».

Dio benedica internet e con esso Gianni Rodari.

Non sono pazza.

Il mio ricordo ha senso.

Ecco perché ho la tendenza a parlare con le cose inanimate, ecco perché credo che Babbo Natale ci salverà tutti, ecco perché gli gnomi sono i miei migliori amici.

 
Oh, cielo! Mio figlio gira per casa con la stessa cornetta, a piedi nudi sul parquet ,gridando:”chi - è?”

 

 

20 commenti:

  1. Adoro Rodari ho ancora i suoi libri originali anni 70!
    Per me meriterebbe il nobel, grazie per averlo postato.
    A casa mia è tutto un parlare con oggetti, inventare cose,
    amici immaginari... baci

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  2. Ieri ho riletto alcune filastrocche di Gianni Rodari. Telepatia?
    Alla mia dolce nipotina ho regalato un telefono fisso a forma d coccinella e uno portatile (dato che usava la crema solare come cellulare) e ora quella discola non fa che paLLare paLLare eppaLLare... "PònDo?"

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  3. Hai fatto bene a ricordare rodari e i suoi insegnamenti

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  4. Con te scopro un mondo nuovo.....grazie!

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  5. Mi piace il comparto della testa dove i ricordi si fanno miele...

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  6. cosa saremmo senza la fantasia?

    http://nonsidicepiacere.blogspot.it

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    1. Ciao, benvenuta, qui. Hai perfettamente ragione, cosa saremo? Sicuramente meno interessanti di come siamo.

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  7. Ti rispondo con una citazione di Einstein: "Imagination is more important than knowledge". E ho detto tutto. Grazie Per la simpatica filastrocca.

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  8. Adoro Rodari e come Sandra ho molti suoi libri di quando ero ragazzina. Uno dei miei preferiti era proprio le Favole al Telefono, in tema.
    La fantasia ci salva davvero, anche PdC ed io parliamo con le cose ed attribuiamo loro pensieri ed intenzioni. Si, sembriamo matti, ma ce la spassiamo alla grande!

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  9. Ciao! Mia madre quando eravamo piccole ci recitava spesso cosine di Rodari. Che ricordi mi hai mosso!!!
    a presto!

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    1. Ciao, che bello vederti qui. Sono contenta di averti mosso dei ricordi. Magari uno ci pensa poi ti dimentichi e restano lì sospesi nel tempo. Poi, quando meno te lo aspetti, rieccoli di nuovo, con il loro amore.
      Grazie

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  10. Che magnifico posto il tuo blog Raffaella!!! Me lo sto gustando a piccoli sorsi... E poi credo che ci siamo anche incontrate: quest'estate in agriturismo a Trevi.
    PS: arrivo dal blog di Nina... diversamente fertile anch'io.

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  11. Ciao, grazie. Davvero ci siamo conosciute? Oh che magnifica coincidenza. Non riesco a raggiungere il tuo profilo. Possiamo scriverci? Non vedo l'ora di contattarti.
    Un abbraccio

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  12. Certo.. io non ho un blog ma ti lascio la mia mail
    michela.gubbiotti@gmail.com.
    Michela

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  13. Rodari è sempre un mito! Bellissima questa filastrocca.

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