“Alcuni
nascono cattivi e basta” diceva Warrick Brawn, il nero figo dagli occhi verdi
di Csi, serie televisiva basata sull’investigazione della scena del crimine,
tra le più popolari e longeve.
E vedere
cattivi senza redenzione alcuna sul piccolo schermo, aiuta a credere che si
trovino solo lì piuttosto che collocarli prossimi a noi. Magari tra i nostri
conoscenti, vicini, parenti.
E’
stato sempre così, rappresentare il male, lo esorcizza. E più questo si
presenta violento, sanguinoso e truculento, più si allontana da noi.
Csi è
stata a lungo la serie televisiva più vista al mondo. Dura da quattordici anni
e sicuramente ha fornito alla malavita buoni spunti per farla franca, viste le
indicazioni fornite in caso di crimine, modello vademecum: usate sempre guanti
in lattice, non lasciate tracce che si possano vedere con il Luminol (Dio
quanto mi piace il Luminol e il piumino con il quale si evidenziano le
impronte!), dopo l’uccisione, ripulite con candeggina. Quanto basta.
I provati protagonisti della serie sono
invecchiati, girandole, immagino che anche gli sceneggiatori non devono aver
avuto proprio un bel vivere ipotizzando, stagione dopo stagione, morti,
uccisioni, efferati assassinii e suppongo abbiano accumulato un bel po’ di
stress.
Le
loro compagne/i (a cui mi sento di suggerire di non contraddire mai i parteners,
neanche in caso di leggerissima divergenza di opinione. Non si sa mai) devono
avere un’ elevata soglia di sopportazione alle stranezze e alle paturnie.
Mi
chiedo, infatti, quanto sia grande la distorsione di alcune menti in grado di
partorire nell’immaginario e mettere in scena situazioni tanto aberranti ed
angosciose quanto irrimediabilmente fascinose, visti gli share.
Nonostante
il successo, anche in termini di denaro, continuo a pensare che vestire i panni
per un tempo così lungo di gente che “fotografa cadaveri e ne imbusta pezzi”
rende, probabilmente, un tantino, lugubri.
In
Csi muoiono in media 4,8 persone a puntata, per cui dopo 315 episodi e
quattordici stagioni sono morti 1.512 ammazzati. Sono rotolate diverse teste
mozzate, rinvenuto un cadavere vero sulle spiagge della Florida, uno mangiato
vivo dalle formiche e spezzettati e imbustati innumerevoli poveracci. Con tanto
di catalogazione digitalmente fascicolata.
Un
plauso enorme, quindi agli scrittori, sceneggiatori, attori, cameraman, costumisti,
ai cadaveri e al fantastico Luminol, per l’offerta di serate grottescamente
rilassanti.
Tanta
solidarietà e sostegno alle mogli.
Un
caro abbraccio anche a te, Dexter Morgan,
anche se so che mi deluderai…
N.B.
Cifre e numeri ripresi dall’inserto Sette n. 12 del Corriere della Sera
Nelle storie si infilano sempre le cose che ci fanno più paura, quelle che non sappiamo gestire...da sempre. Da prima di Pollicino.
RispondiEliminaC'è qualcosa di consolante nell'audience che segue CSI: abbiamo bisogno di credere che ci siano mezzi scientifici per fermare la follia. Questo almeno se si crede, come lo credo io, che il grande pubblico incollato alla TV faccia il tifo per i buoni e non sia lì a prendere appunti su come sbarazzarsi di un cadavere. Nel delirio dei nostri tempi è consolante, molto molto consolante.
:-)
Sempre tifo per i buoni. Ci mancherebbe. Mai smettere di credere che il bene vince il male.
EliminaMio marito è un super fanatico di CSI
RispondiEliminaUn tempo anche io. Ora devo vedere cose più leggere.
EliminaSì è macabro ma a me piace assai. Sono una fan di gialli e horror, non guarirò mai :)
RispondiEliminaÈ un periodo che non sopporto la violenza.
EliminaAmo CSI!! Quando sento certe storie al tg penso sempre che nemmeno quei malati degli sceneggiatori di csi avrebbero potuto pensare cose simili, Purtroppo la realtà a volte supera la finzione!
RispondiEliminaInfatti Pat è per questo che non tengo più botta e non riesco più a vedere certe cose.
EliminaAnche a me è capitato di vedere qualche puntata, ben fatto, ti rapisce. I personaggi sono ben costruiti e le storie hanno un effetto sorpresa straordinario.
RispondiEliminaHo una chiave di lettura diversa dalla tua. Il macabro non esorcizza l'orrore che abbiamo intorno, il macabro piace. Ci piace provare ad avvicinarci a qualcosa che ci terrorizza, provare quel terrore (immaginarlo), sentire addosso l'adrenalina che ti può dare il metterti nei panni di...
Più che esorcizzarlo lo metabolizzi. Lo comprendi (se è possibile).
Brrrrrr.....brividi..... ;-)
Sono d'accordo, e' un po' come il lupo cattivo delle fiabe che fa sperimentare le emozioni negative.
EliminaMa in questo genere di programmi, purtroppo, psicopatologia e' la risposta piu' frequente.
Interessante questa lettura.
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaOh, Warrick, poveretto! Ho guardato CSI per tanti anni poi ho smesso, come dici tu credo di aver fatto il pieno di storie lugubri, poi ero affezionata ai primi personaggi, che ci posso fare? :-)
RispondiEliminaSì Marzia effettivamente alla lunga ha stancato anche me.
EliminaEcco un'altra stufa della serie, che all'inizio mi piaceva tantissimo :)
RispondiEliminaMa mi sono stancata anche di Grey's Anatomy, per dire... E Dexter è stato un'enorme delusione.
Ormai guardo con piacere The Walking Dead, forse perché sono zombie inside :)
Un abbraccio
P.S. il 18 aprile ricomincia Game of Thrones, quello sì che lo aspetto con ansia!
io non riesco a vederlo, troppi morti, troppo cruenti e davvero non riesco a capire come possano inventarsi storie simili. D'accordo sul potere catartico che ha per qualcuno, che però non sono io (a me vengono solo gli incubi, quindi evito!).
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