mercoledì 13 febbraio 2013

Non è tutto oro quel che riluce


Domani sarebbero stati cinquanta anni.
Nozze d’oro, quindi.

Che solo se ci penso a passar tutto questo tempo con il mio compagno di vita, mi viene l’orticaria.
Scherzo s’intende.

C’era la neve il giorno in cui si sono detti, sì.
Per “sempre”, nella gioia e nel dolore, in ricchezza e in povertà, finché morte non vi separi, il giorno di San Valentino.

Che poi da noi San Valentino è pure il patrono della città e non sempre si riesce a fare bene due cose nello stesso momento. Se sei patrono, non puoi mica essere pure il protettore degli innamorati. E’ ovvio che una delle due cose ti venga male.
Se ci penso, quel sempre si è contratto, diventando ventuno anni.  Ventuno anni più i sette anni di fidanzamento danno ventotto anni di vita insieme.

Sono tanti. Una vita.
Sono pochi. Senza.

Finché morte non vi separi.

Alla ricchezza è seguita poi la povertà. Quella della perdita, quella della separazione, quella materiale e quella immateriale del vuoto e dell’assenza.
Questa è una ricorrenza pesante.

Perché l’oro non c’è stato.
L’argento sì, e pure qualche bronzo, certo. Ma non c’era lui a dividere gli oneri e gli onori.

Non c’era.
Finché morte ha separato.

La vita dopo di lui è tanta roba.

Roba ingombrante, cianfrusaglie disordinate, di quelle che ficchi nell’armadio tutte arrotolate, quando viene gente.

Evoluzioni, involuzioni, passi incerti, costruzioni e cocci infranti.
Ma anche gioia e amore, il nostro, di noi tre di noi che siamo restati e non siamo saltati giù da quella finestra. Amore sbagliato forse, ma grande, immenso.

E’ tanta roba, dopo di lui.
Siamo tanta roba.

E non è facile starci accanto, seguirci nella coerenza dei nostri assurdi errori, nella caparbia volontà di non lasciarci mai.
Perché finché morte non ci separi, per noi ha un senso.

Vuol dire separazione.
Non quella che fa bene alla crescita, non quella che fa bene alla coppia, da chiunque essa sia formata, ma quella che pugnala alle spalle, quella che ti toglie il tuo compagno senza preavviso, lasciandoti sola con due figli da crescere.

Si dice in giro che ho un marito e un fidanzato. Mio marito è mio marito, il mio fidanzato, mia madre. La mia famiglia, due famiglie. La mia famiglia, allargata.

E chi prende me, prende tutto. Annessi e connessi.
E non sempre è facile.

Ci vuole un amore grande, per prendermi così.
Ma l’idea dell’amore grande l’ho dentro come l’immagine di quei due ragazzi che si sono detti sì, in un giorno di neve, infrasettimanale, perché di quel giorno cadeva la ricorrenza del protettore degli innamorati.

Ed era strano per allora, controcorrente e all’avanguardia, come l’amore che li ha uniti.

Forse era così che doveva andare, forse era scritto che lui dovesse tornare prima da quel Dio che tanto criticava, ma così simile a lui, nel senso di giustizia ed equità, da volerlo, ne sono sicura, più vicino a suo figlio, Cristo.
Poi, oggi leggo il post di Adelia, bellissimo fino allo struggimento e mi scopro molto più fragile di quanto non voglia ammettere.
Perché se lui ci fosse ancora, so che avrebbe scritto a mia madre, le  avrebbe scritto lo stesso amore, con la stessa ironia, con la stessa bellezza.

Lei si sarebbe avvicinata, bella come la poesia e abbracciandolo, fiera, gli  avrebbe detto:”Marcè…buon anniversario” e lui – stingendola, pago del cielo e dell’azzurro, le avrebbe risposto: ”e festeggiacelo pure….”
E avrebbero riso.

27 commenti:

  1. e sicuramente si stanno sorridendo
    perchè la morte non divide
    è solo una breve passeggiata, nello spazio e nel tempo infinito.

    ti abbraccio forte forte e ti lascio con una cosa - forse per qualcuno un pò macabra, ma vabbè.. - che io e Abdelsalam ci siamo promessi:
    poichè non possiamo essere sepolti assieme, ci faremo mettere vicini e con un buco tra le due pareti, così possiamo tenerci la mano.

    ti abbraccio forte
    Adelia

    RispondiElimina
  2. L'Amore dopo la separazione continua, non ce lo può togliere nessuno, anche se il senza diventa una condizione spietata per chi resta.

    Buon anniversario... a Marcello e alla sua sposa.

    RispondiElimina
  3. Amori così ti inebriano per una vita intera. Ti abbraccio Raffa

    RispondiElimina
  4. un amore così, non muore. Resta, anche nel dolore.

    RispondiElimina
  5. un post bellissimo...buon anniversario anche da parte mia

    RispondiElimina
  6. che bel post! Io credo che l'amore di dure gnitori si rifletta poi nei figli...lo vedo con i miei, lo vedo con me e andrea. E lo vedo in te e nella tua famiglia! un bacetto

    RispondiElimina
  7. Mio padre ama ancora mia madre, dopo 35 anni dalla sua morte, dopo ben 2 mogli (e relativi divorzi) dopo di lei, dopo un altro figlio nato da un altro matrimono (ma che mamma considera figlio suo, come lo siamo noi, lo so), dopo errori e orrori, cadute, disperazioni, "innamoramenti"... sono certa che lui e lei si amano ancora. Gli ho regalato alcune vecchie foto che avevo scannerizzato per Natale e lui aveva le lacrime agli occhi. L'amore non muore mai (e noi questo lo sappiamo bene)! Ti stringo più forte che posso :***

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E' assorda a volte la vita. Non smette mai di stupirmi.

      Elimina
  8. buon San Valentino allora alla tua meravigliosa famiglia allargata;-))

    RispondiElimina
  9. Buon anniversario allora, perché un dono un amore così e va festeggiato, comunque.

    RispondiElimina
  10. Credo che a loro modo, stiano lo stesso festeggiando...è finché voi qui lo ricorderete come hai fatto tu oggi, non vi lascerà mai del tutto. Credici!!!! Un abbraccio

    RispondiElimina
  11. Un abbraccio carico di tutto quell'amore che c'è nelle tue parole... la solitudine è un'altra storia, la tua storia, la loro storia è ricca d'amore...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Gaia. Di essere passata di qui e di queste parole.

      Elimina
  12. E allora buon anniversario, finalmente un San Valentino che ha forza, intensità e significato come dovrebbe essere, oltre i cuori gonfiabili e i cuoricini rosa.
    Mia cara non so quanto possa farti piacere ( magari poco) , ma accettando di partecipare a questo piccolo gioco che gira in rete, ho pensato a te...sul blog il mio pensiero.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma scherzi? Mi fa un piacere enorme.
      Grazie infinite per aver pensato a me.

      Elimina
  13. Certe volte le assenze fanno capire quanto presenti siano certe persone. Nonostante tutto.
    Capisco quello che provi e ti abbraccio :)

    RispondiElimina
  14. uhm, mi ricorda qualcosa...
    Un abbraccione a voi tutti.

    RispondiElimina
  15. Grazie per il tuo commento e grazie per questo bellissimo post...commovente

    RispondiElimina
  16. E con queste parole e quelle di H24 ho fatto il pieno per un bel pò. Questo però è una poesia..

    RispondiElimina