giovedì 15 novembre 2012

Spino il delfino. L'angelo delle acque.


Ho un tatuaggio sul polso. Spino il delfino, che mi accompagna da diciannove anni.
Lui è stato il mio primo tatuaggio e sta a me, come l’infinito alla mia personale eternità.

I miei tatuaggi mi rendono fiera, sono le tappe del mio percorso, gli incisi del tempo, frammenti rubati alla caducità, cristallizzati sul mio corpo.
Perpetui, perenni e presenti a me stessa, per il tempo del mio sempre.

Ognuno ha una storia, ognuno racconta un pezzo di quella che ero.
Spino il delfino è l’angelo delle mie acque. Della mia essenza liquida.

Adoro i delfini.
Se mai dovessi diventare ricca, schifosamente ricca, voglio comprarmi un’isoletta nel mare indiano, o caraibico abitata da me e da loro.

Va beh, sono ammessi pochi altri.

Secondo una leggenda greca, questo mammifero sarebbe un pirata pentito.

Il pirata fu trasformato in quest’animale dagli dèi come punizione per non so quale peccato, forse averli sfidati, e dopo sarebbe diventato amico degli uomini.

Così oggi Lui cerca di salvarli dai naufragi.

Esistono molti racconti di uomini caduti in mare e portati in salvo dai delfini.

I Cretesi credevano invece che, quando un uomo moriva, la sua anima fosse scortata nell'aldilà da un gruppo di delfini.

I Celti, invece, lo consideravano una creatura marina positiva, e credevano che potesse togliere i crimini dai colpevoli o fornire un perdono a chi ne avesse bisogno.

Questo simbolo di riscatto, in un senso morale o spirituale, ha reso il delfino, un simbolo di rinascita.

Ma lo ha reso, anche, simbolo di salvezza e protezione.
Una specie di “angelo delle acque” appunto, che veglia su di noi durante i viaggi.
E quel viaggio può essere la stessa vita.

Lui, rappresenta la vitalità di chi cerca di rigenerarsi da momenti difficili e le tempeste della vita.

I delfini vivono all’interno di una comunità, dove si proteggono a vicenda, in armonia fra loro. Hanno un proprio modo di comunicare ed hanno un carattere vivace e giocoso e una brillante intelligenza.
A differenza di alcuni umani.

E siccome hanno anche dinamiche familiari forti e un senso sviluppato per il gioco, la lealtà e per la liberta, queste caratteristiche me li rendono irresistibili.

Li ho visti più volte. In diversi oceani. Volteggiare e far piroette inchinandosi al nascere di nuovi giorni.


Ma la cosa più bella che desideravo fare era, nuotare insieme con loro.

Così, con la testardaggine che mi contraddistingue e, la petulanza di una goccia cinese, con la quale riesco ad ottenere le cose per sfinimento, sono riuscita nel mio intento.

A largo della spiaggia di Kizimkazi, vicino al villaggio di pescatori Kizimkazi Mkunguni, nella zona sudovest dell'isola di Unguja a Zanzibar è avvenuto il nostro incontro.

E’ stato incredibile. Diverso da come lo avevo sempre immaginato. Questi mammiferi sono enormi, veloci e incredibilmente grandi. Vederli passare vicino, ti blocca il cuore in bocca e ti ferma il fiato.

Erano sotto di me, e poi sopra, e poi accanto e poi erano tanti.

Inavvicinabili. Intoccabili. Sensibili e imprevedibili.

Lontani come le chimere, vicini come i sogni.

Perché la libertà non la puoi afferrare, non la puoi trattenere. Gli angeli li puoi pregare, ma non puoi sapere quando e come veglieranno su di noi.

Il mio incontro è avvenuto con animali selvatici, quindi non abituati al contatto ma abituati all’uomo.

Chiunque abbia avuto la fortuna di vivere questa esperienza vi racconterà che è incredibile, così coinvolgente a livello emotivo e psicologico da stordirti rendendoti conto di essere completamente impreparato alla bellezza.

Scrivo questo post perché i delfini che mi ascoltano veglino sul viaggio di chi deve arrivare dove sa.

E perché credo fortemente nelle terapie nelle quali sono coinvolti gli animali.
 Nella PET therapy, nella delfino terapia, in tutte quelle tecniche che richiedono la partecipazione degli animali, abilissimi a cogliere le emozioni e gli atteggiamenti dei ragazzi e delle persone problematiche, a captare le loro paure, i loro stati d’animo con una dolcezza rara, a noi umani sconosciuta.
E’ riscontrato da diversi studi medici che il contatto con gli animali è terapeutico.

"L’incontro con gli animali ha effetti così positivi sull’evoluzione psichica e sul benessere dell’uomo, può certamente costituire una valida integrazione ai programmi psicoterapeutici o educativi e spesso riesce a far fare un balzo in avanti in percorsi evolutivi non certo agevoli.
Psicologi, medici e psichiatri se ne stanno accorgendo e, sempre più numerosi, offrono ai pazienti occasioni che permettano loro di uscire, almeno ogni tanto, dall’ambiente freddo, e a volte un po’ ostile, dello studio medico. La terapia assistita dai delfini è consigliata sempre più di frequente dagli specialisti che seguono bambini autistici o con gravi disturbi della comunicazione, psicoterapeuti che hanno in cura persone depresse hanno notato sensibili miglioramenti nei pazienti che hanno seguito programmi di delfinoterapia.
E’ in questo senso che l’esperienza con l’animale può definirsi propriamente “terapeutica” ed essenziali, in questo caso, sono il ruolo e la competenza dei professionisti che gestiscono e orientano il programma terapeutico nel suo complesso, con i mezzi propri dell’analisi del profondo, della psicoterapia o della pedagogia”.

Alcuni incontri ti segnano. Alcuni sguardi t’inchiodano a domande senza risposta.

Due sono gli incontri che mai dimenticherò.

L’incontro con i delfini.

Il primo incontro con gli occhi di mio figlio.

Entrambi portano il senso dell’immensità.





 

 

 

24 commenti:

  1. Oltre ai vari incontri con i delfini in mare aperto - io in barca e loro in acqua, io sulla rete di prua del catamarano e loro sotto a nuotare fra gli scarponi, girati sul fianco per potermi guardare, immobili sotto di me mentre il cat correva - anni fa ho nuotato con delfini abituati all'uomo, abituati a giocare, a farsi toccare, a prenderti a musate. Ho una foto di me che volo tenuto in equilibrio semisommerso da due delfini che mi spingono sulle piante dei piedi.

    Ma tutti gli animali comunicano. Hanno cose da dire, e affetti forti, a volte disinteressati, a volte orientati alla pappa. Ma sono puliti, comunque....

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    1. Che meraviglia, la vorrei proprio veder quella foto, sai? Hai ragione, loro sono puliti, lineari, sinceri.
      "Girati su un fianco per poterti guardare". Avrei voluto vederli così.

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    2. Guarda, è stata un'emozione fortissima. Non mi era chiaro se eravamo noi che osservavamo loro, oppure loro che studiavano noi. Stavano in due o tre fra gli scafi, e noi sulla rete di prua a guardarli. Saranno stati a 30-40 cm sotto di noi, vedevi i loro occhi curiosi che ci guardavano. Altri delfini contornavano la barca, se rallentavamo scappavano avanti, poi si giravano, e ripassavano sotto da dietro. Il gioco è andato avanti alcuni minuti, finché il vento è calato e quindi non eravamo sufficientemente veloci per loro.

      Tutto questo fra Anzio e Ponza.

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  2. Che bello!!! E' uno dei miei sogni il bagno con i delfini ed è vero, le persone che conosco che hanno vissuto questa esperienza la raccontano come un'emozione senza pari...
    Per ora l'unico incontro che ho avuto con un grosso animale selvatico (meno poetico direi) è stato con un cinghiale mentre facevo trekking sui Monti Martani.. è arrivato come una furia ad un metro da me, mi ha fissata per 2 secondi e poi ha ripreso la sua corsa forsennata :-(

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    1. Allora ti auguro di realizzarlo questo sogno.
      Pensa come sarai sembrata strana tu al cinghiale, senza peli!

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  3. Come sempre mi lasci senza parole....(e non è da me!)!

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  4. E' un'esperienza che vorrei tanto vivere... Vicino casa mia c'è un parco acquatico in cui prima o poi andrò :) L'amore per gli animali mi accompagna da sempre... soprattutto ora, grazie a loro, riesco a riempire il vuoto di un figlio che non ho e che non so se e quando arriverà. A volte qualche str***o/a mi mette in ridicolo, quando dico quello che penso e cioè che per me loro sono come "figli", ma non sanno quanto siano piccoli e ridicoli loro, che non hanno la capacità di capirlo e di viverlo questo amore che tu, come sempre, riesci a descrivere così bene :***
    PS io ho una lucertola (o un geco?) tatuato sulla pancia. Il corpo è il mio ombelico. L'ho tatuata quando avevo 17 anni e guarda caso proprio sull'ombelico. Quando me l'ha vista il gine, mi ha chiesto cosa significasse ed io gli ho risposto "Dicono che la lucertola sia un simbolo di buon auspicio. SPERIAMO che arrivi 'sto benedetto buon auspicio!"

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  5. Vedessi come guardano me quando vado in giro con cane e carrozzino, come fossi la più sciatta delle donne. Hanno stampato in faccia "guarda sta' poretta che deve fà". Oppure lo sguardo schifato di chi vede che mio figlio divide il cibo con il cane, o peggio quando si abbracciano. Di str***i ne è pieno il mondo. Ma ci importa qualcosa a noi?
    Nooooo.
    Arriverà, quel figlio e quando accadrà vedrai la meraviglia dei tuoi animali vivere l'attesa e la nascita con te.
    Capiranno che sarà un nuovo cucciolo del branco, da proteggere e difendere.
    Salutami il geco sulla panza!Che diventerà un gecotto quando la tua pancia sarà abitata.

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    1. TesorA..... nel frattempo, tra poco darò una sistematina al nido! :) PS ho 6 germani reali, altro che branco. E' tutto un quaquaraqquà e un volare di piume! Ma li amo da impazzire i miei anatroccoli adorati!

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  6. stupendo questo racconto!
    credo molto nella pet therapy io mi "accontento" del mio micio...a volte è terapeutico davvero.
    ti abbraccio

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    1. Le fusa del micio ed il ticchettare delle zampine è molto terapeutico.

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  7. Tu non scrivi post....scrivi poesie!! Vieni da me per un premio, ti aspetto!!

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  8. Quante cose mi fai scoprire sui delfini! Non a caso si dice delfino di una persona eletta a prediletta!

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  9. Anche per me i tatuaggi hanno un significato profondo. E poi sono per sempre.
    Il mio l'ho disegnato io stessa, è legato ad un momento particolare della mia vita che ho voluto ricordare " fino alla fine". Ti dirò che mi piacciono anche le cicatrici ( nei limiti) poichè anch'esse mi ricordano eventi. Sulla mano sinistra ho un segno che mi sono procurata tagliandomi il giorno prima della laurea. Bah!

    Notte.

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    1. Benvenuta Valeria. Si, in un certo senso anche le cicatrici ci ricordano chi siamo.

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  10. É proprio vero i delfini sono animali magici! Qualche anno fa ero in vacanza ad Urgada nel mar Rosso. Un pomeriggio stavo nuotando un po' al largoe ad un certo punto vedo dei pescioni enormi che si avvicinano e cominciano a girarmi intorno; appena capisco cè sono dei delfini, alla paura iniziale si sostituisce di benessere e pace profonda e ancora oggi, se ci penso mi sembra quasi di aver vissuto un bellissimo sogno;-))

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    1. Ciao! Deve essere stata un'esperienza pazzesca. Grazie per la testimonianza. Hai vissuto qualcosa di veramente unico.

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    2. scusa i vari errori del mio commento ma stavo scrivendo con l'ipad:-((
      comunque si, esperienza unica ed irripetibile credo, soprattutto perché totalmente inaspettata. Ora sono passati 10 anni e quando ci penso mi vengono i brividi. tra l'altro lo sai che in Messico c'è un posto dove si può partorire in piscina con i delfini?? pare che con la loro presenza e il loro richiamo aiutino la nascita del bambino come si può vedere nel bellissimo documentario "il primo respiro" di Gilles De Maistre. lo conosci? quando ero incinta non sai quante volte ho sognato di partorire così proprio ricordando il mio magico incontro con i delfini ad Urgada.

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  11. io li ho visti una sola volta e me lo ricordo.. ciao

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  12. Un post molto poetico. Ci sono incontri che ci segnano.
    Vista la mia scarsa passione per il mare e l'oceano credo che per me non si tratterà dei delfini, anche se li adoro (come ogni animale del resto). Non amo nemmeno i tatuaggi, ma se fatti con criterio e con una simbologia sì, quindi mi sono appassionata al tuo Spino!

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